Il concorso è chiuso, sabato sera saranno assegnati i premi dalla giuria guidata Cate Blanchett.
Sul nostro personalissimo cartellino c’è in testa, lo straordinario film di Pawel Pawlikowski, Cold War, ambientato tra la Polonia e Parigi negli anni del dopoguerra. Ma ormai non è più l’unico candidato alla Palma, perchè il coreano Burning di Lee Chang dong, il giapponese Shoplifters, forse in assoluto il miglior film di Kore-Eda, sono molto vicini. Il russo Leto e il cinese Ash is the purest white si allontanano dalla vetta, ma sono vicini al podio assieme al nostro Matteo Garrone con Dogman.
Non mancano le opere francamente dimenticabili, ma restano davvero poche, a cominciare dal film d’apertura di Farhadi, il primo passo falso della sua carriera, passando per la favola buonista di Yomeddine, per le donne soldato curde, per finire con gli amanti ai tempi dell’Aids di Honoré e l’indecisa pochade di Asako.
Tra gli attori sarebbero da citare almeno Vincent Lindon, Marcello Fonte protagonista di Dogman, la cinese Zhao Tao, la coppia di Cold War Joanna Kulig e Borys Szyc, Behnaz Jafari nel film di Panahi e Samal Yeslyamova, la protagonista di Ayka.
Fuori classifica JLG. Il suo forse non è neppure un film. E’ altra cosa, difficilmente classificabile.
- Cold War
- Burning
- Shoplifters
- Dogman
- Ash is the purest white
- Leto
- Under the Silver Lake
- En guerre
- The Wild Pear Tree
- Lazzaro Felice
- 3 faces
- Ayka
- BlacKkKlansman
- Knife + Heart – Un couteau dans le coeur
- Capharnaum
- Everybody Knows
- Yomeddine
- Plaire, aimer et courir vite
- Asako I & II
- Girls of the sun
- Le livre d’image