Come ogni anni la top ten dei Cahiers fa discutere e riflettere.
In testa c’è una donna, Kelly Reichardt con il suo bellissimo First Cow, visto a Berlino 2020 e poi inghiottito dal Covid.
Seguono due film fragili e irrisolti, secondo noi di Stanze, Annette di Carax e Memoria di Apichatpong.
Quindi il bellissimo Drive My Car di Hamaguchi e un altro film completamente sbagliato France di Dumont.
Ma si sa. I Cahiers sono gli ultimi alfieri di una politiques des auteurs integralista: una volta che si entra nella cerchi dei suoi beniamini, non se ne esce molto facilmente.
Così come dimostra la presenza di The French Dispatch di Wes Anderson, puro esercizio di maniera o quella dello sconclusionato Benedetta di Verhoeven.
Di seguito l’immagine dell’annuncio ufficiale: