The raven

The raven

La vicenda prende inizio dalla scoperta di un apparente delitto perfetto: una madre e una figlia vengono ritrovate brutalmente assassinate in una camera chiusa dall’interno . Dell’omicida nessuna traccia.

Quando il detective Fields ( Luke Evans ) arriva sul posto, scopre che il delitto assomiglia sorprendentemente a un omicidio descritto fin nei dettagli più cruenti da una serie di racconti pubblicati dallo scrittore Edgar Allan Poe ( John Cusack ).

I delitti proseguono, un noto critico letterario è vittima di un mortale meccanismo che aziona un pendolo.

I riferimenti alle opere di Poe sono ormai troppo evidenti.

The Raven, citando nel titolo quella che forse è una delle opere più celebri dello scrittore di Boston, si può leggere su diversi livelli: in primo piano abbiamo un detective che deve risolvere un complesso caso di omicidi; più in profondità c’è, invece, la riscoperta delle opere e dell’uomo Poe, essere travagliato e disperato, passionale e irascibile.

Un uomo il cui lavoro, come troppo spesso accade nell’arte, è stato apprezzato solo dopo la sua scomparsa.

Genio incompreso in vita e considerato un pazzoide con propensione all’alcoolismo.

Sopra ogni altra cosa è appassionante l’analisi di un’anima con una spiccata sensibilità per il macabro e che una serie di disgrazie personali hanno spinto a vivere accompagnata da un velo di malinconia costante.

Queste sue caratteristiche lo rendono un personaggio umanamente interessante, intrigante e misterioso perfetto per diventare lui stesso il protagonista di un suo racconto riversato su pellicola e incorniciato alla perfezione da atmosfere gotiche e vischiose, buie e torbide gonfie di incubi e paure.

Baudelaire scriveva: “non c’è racconto degno di questo nome se dalla prima parola non suscita l’interesse del lettore che deve giungere all’ultima riga per comprendere la soluzione finale”.

Tutte le opere di Poe possiedono tale caratteristica, sono un labirinto che non lascia scampo.

Sicuramente lo scrittore di Boston ha anticipato l’inconscio nella scrittura e, parafrasando ciò che sussurrava il millenario papiro di Nu, vi è entrato, ne ha visto i segreti ed è stato travolto dalla sofferenza che costa tale visione conoscitiva.

Non è facile riuscire a raccontare tali profondità, ma John Cusack è riuscito a farle parzialmente emergere, lasciando poi il compito allo spettatore di farle proprie.

2 pensieri riguardo “The raven”

  1. Mi hai fatto venire voglia di andare a vederlo. Un altro buon motivo è che c’è John Cusack e non lo scontato Nicholas Cage che ha imperversato in tutti i brutti noir degli ultimi anni.

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