Con ecumenico equilibrio, l’Accademia dei David ha consegnato un palmares pieno di idee di cinema apparentemente contrastanti e inconciliabili: Bellocchio e Cognetti, Andò e Elodie, Barbara Ronchi e Emanuela Fanelli.
Scelte impeccabili e altre francamente improbabili.
I tre candidati maggiori si dividono equamente i premi principali: Le otto montagne vince il miglior film (oltre all’adattamento, alla fotografia e al sonoro), Esterno Notte conquista la miglior regia (oltre al miglior attore con l’immenso Gifuni, al montaggio e al trucco), La stranezza torna a casa con il premio al miglio produttore (oltre a quello per la sceneggiatura originale, la scenografia e i costumi).
Mi pare opportuno sottolineare che Le otto montagne e La stranezza sono stati i due maggiori successi italiani della stagione, entrambi sopra i 5 milioni d’incasso e che Esterno notte ha totalizzato quasi 700.000 euro in sala tra fine maggio e inizio giugno, mentre in tv è stata vista da 3 milioni di spettatori nelle sue tre puntate.
Per Marco Bellocchio si tratta del quarto David di Donatello, dopo quelli vinti nel 1980 per Salto nel vuoto e poi nel 2010 per Vincere e 2020 per Il traditore.
A sorpresa, Settembre di Giulia Steigerwalt conquista oltre al David per il miglior esordio anche quello per la migliore attrice con Barbara Ronchi.
Il bravissimo Francesco Di Leva è l’unico riconoscimento per Nostalgia di Martone, mentre il terrificante Siccità di Virzì, conquista quello per la migliore attrice non protagonista, assegnato alla spalla di Lundini, Emanuela Fanelli, oltre a quello per gli effetti speciali: davvero troppa grazia.
Di seguito tutti i vincitori.
MIGLIOR FILM
Le otto montagne – Prodotto da Wildside una società del gruppo Fremantle; Rufus; Menuetto; Pyramide Productions; Vision Distribution; in collaborazione con Elastic; con la partecipazione Canal+ e Ciné+; in collaborazione con Sky
Per la regia di Felix Van Groeningen, Charlotte Vandermeersch
MIGLIOR REGIA
Marco Bellocchio per il film Esterno notte
MIGLIOR ESORDIO ALLA REGIA
Giulia Louise Steigerwalt per il film Settembre
MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
Roberto Andò, Ugo Chiti, Massimo Gaudioso per il film La stranezza
MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Felix Van Groeningen, Charlotte Vandermeersch per il film Le otto montagne
MIGLIOR PRODUTTORE
Angelo Barbagallo per Bibi Film; Attilio De Razza per Tramp Limited; con Medusa Film e Rai Cinema per il film La stranezza
MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
Barbara Ronchi per il film Settembre
MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA
Fabrizio Gifuni per il film Esterno notte
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Emanuela Fanelli per il film Siccità
MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA
Francesco Di Leva per il film Nostalgia
MIGLIORE AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Ruben Impens per il film Le otto montagne
MIGLIORE COMPOSITORE
Stefano Bollani per il film Il pataffio
MIGLIORE CANZONE ORIGINALE
“Proiettili (Ti mangio il cuore)” musica di Joan Thiele, Elisa Toffoli, Emanuele Triglia, testi e interpretazione di Elodie, Joan Thiele per il film Ti mangio il cuore
MIGLIORE SCENOGRAFIA
Per la scenografia: Giada Calabria – per l’arredamento: Loredana Raffi per il film La stranezza
MIGLIORI COSTUMI
Maria Rita Barbera per il film La stranezza
MIGLIOR TRUCCO
Enrico Iacoponi per il film Esterno notte
MIGLIOR ACCONCIATURA
Desiree Corridoni per il film L’ombra di Caravaggio
MIGLIORE MONTAGGIO
Francesca Calvelli con la collaborazione di Claudio Misantoni per il film Esterno notte
MIGLIOR SUONO
Presa Diretta: Alessandro Palmerini – Post-Produzione: Alessandro Feletti – Mix: Marco Falloni per il film Le otto montagne
MIGLIORI EFFETTI VISIVI – VFX
Marco Geracitano per il film Siccità
MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE
The Fabelmans di Steven Spielberg (01 Distribution)
PREMIO CECILIA MANGINI AL MIGLIOR DOCUMENTARIO
Il Cerchio di Sophie Chiarello
Gli altri premi
DAVID GIOVANI
L’ombra di Caravaggio di Michele Placido
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Le variabili dipendenti di Lorenzo Tardella
DAVID DELLO SPETTATORE
Il grande giorno di Massimo Venier
DAVID ALLA CARRIERA
Marina Cicogna
DAVID SPECIALE
Enrico Vanzina
Le Otto Montagne voi lo avete stroncato.Io l’ho visto in due parti perchè il film è lento e bisogna sintonizzarsi.La domanda è:Come è possibile che voi stroncate un film e quello vince il miglior film in Italia? Per fare una battuta qualcuno si inventa una bellezza e qualcun’altro non la vede proprio? Per niente facile.Saluti e Stima.
E non è questa la cosa bellissima del cinema e dell’arte in generale? Noi cerchiamo di suggerire una o più chiavi d’interpretazione, di proporre letture ed evidenziare temi e connessioni, quindi azzardiamo un giudizio di merito. Poi ciascuno entra in connessione con il film in modo differente. Se ti capita, leggi la recensione del film di Richard Brody sul New Yorker. Quanto ai David, basta scorrerli per accorgersi degli abbagli: solo negli ultimi anni Il capitale umano su La grande bellezza, Perfetti sconosciuti su Fuocoammare e Non essere cattivo, La finestra di fronte su Respiro, L’ora di religione e L’imbalsamatore, La scuola su Il postino (!). E ancora, era meglio Gomorra del Divo? O La meglio gioventù rispetto a Buongiorno notte? Dogman o Chiamami con il tuo nome? Difficilissimo a dirsi.