Come sapete, su Stanze di Cinema non parliamo di televisione. Ci sono altri blog che si occupano meravigliosamente di critica televisiva e li trovate elencati nel Blogroll a fianco.
Però Mad men, la serie ideata da Matt Weiner per la amc, sta facendo la storia della tv, quanto i Soprano, ER o Miami Vice.Con uno stile che richiama più il cinema di Antonioni e Fellini, che il montaggio veloce, tipico delle serie di oggi.
Ambientata nel mondo della pubblicità, nel momento magico di Madison Avenue, a cavallo tra gli anni’50 e gli anni ’60, è un piccolo gioiello che vi consiglio di non perdere.
In Italia le prime due serie le ha trasmesse Cult TV-Fox sul canale 142 di Sky.
Domenica sera è andata in onda negli Stati Uniti l’ultima puntata della terza stagione: Kennedy è stato appena assassinato a Dallas, l’intera nazione è sconvolta, il sogno di Camelot si è trasformato bruscamente in un incubo inatteso.
E anche Don Draper, il protagonista di Mad men, deve ricomiciare tutto da capo: non ha più un lavoro, non ha più una famiglia, non ha più nemmeno il suo nome. Le menzogne su cui aveva costruito la sua immagine di successo e l’idillio familiare con Betty sono crollate con le illusioni degli anni ’60.
L’avventura ricomincia da una stanza d’albergo… tra un anno!