E’ il documentario All the Beauty and the Bloodshed, diretto dalla regista premio Oscar Laura Poitras e dedicato alla fotografa Nan Goldin, a vincere il Leone d’Oro della 79ma Mostra di Venezia.
Il film che racconta i suoi dolori familiari, il suo straordinario lavoro nella New York degli anni ’70 e ’80, quindi la sua battaglia contro la Sackler Family, la Purdue Pharma e la piaga dell’ossicodone.
E’ la seconda volta che il Leone va a un documentario, dopo Sacro Gra di Rosi. Si tratta di un riconoscimento probabilmente generoso, che probabilmente premia il talento e la personalità della Goldin, piuttosto che il lavoro decisamente ordinario della Poitras, che in gran parte si è limitata a mostrare le straordinarie fotografie dell’artista.
E’ il terzo Leone d’Oro di fila, che premia una regista, dopo quelli vinti da Chloé Zhao e Audrey Diwan.
Tuttavia, al di là del Leone, il resto del palmares è impeccabile, capace di riconoscere le opere più significative presentate in concorso.
Due premi al dolente e durissimo Saint Omer della francese Alice Diop, che ha vinto il gran premio della giuria e si è aggiudicato con pieno merito anche il Leone del Futuro, per la migliore opera prima. Due giurie diverse, ma lo stesso grande riconoscimento.
Luca Guadagnino ha vinto il Leone d’Argento con il suo splendido Bones and All e ha dedicato il suo premio a Panahi e a Rasouloff arrestati in Iran per sovversione.
Le Coppe Volpi hanno premiato Colin Farrell e Cate Blanchett, straordinari in Gli spiriti dell’isola e Tár.
Per la Blanchett è la seconda Coppa dopo quella vinta per Io non sono qui.
A Martin McDonagh il premio per la migliore sceneggiatura: un’altra scelta assolutamente perfetta, per un copione impeccabile.
Il premio speciale della Giuria va Jafar Panahi per No Bears. Molti tra i critici e giornalisti avrebbero voluto il Leone, ma mi pare che la scelta della giuria sia corretta, per un film con un’anima divisa in due: una straordinaria, l’altra assai meno efficace.
Non meno meritato il premio Mastroianni a Taylor Russell, protagonista del film di Luca Guadagnino.
Nella sezione Orizzonti il fatto che i quattro premi principali se li siano divisi solo due film, la dice lunga sul livello piuttosto debole della selezioni di quest’anno.
La stessa considerazione è al centro del primissimo commento di Paolo Mereghetti che sul Corriere scrive: “La sorpresa per i premi di questa Venezia 79, con il Leone d’oro che va a al documentario «fuori norma» All the Beauty and the Bloodshed, finisce per portare con sé anche un duro giudizio sulla qualità della selezione ufficiale, che definire altalenante è fin troppo eufemistico. Perché se gli otto premi ufficiali del Concorso (che diventano nove con quello per l’opera prima) sono stati divisi tra soli sei film […] non si può non pensare agli altri 17 titoli in gara che la giuria ha scelto di ignorare […] Un medagliere così risicato dovrebbe far riflettere i responsabili del Festival, che a volte sono sembrati più preoccupati di inseguire le aspettative dei giovanissimi cacciatori di selfie piuttosto che di tener fede alle esigenze di una vera «mostra d’arte cinematografica». Non è detto che gli ululati di gioia dei tanti che si sono accalcati intorno al tappeto rosso inseguendo un cinema di icone si trasformino automaticamente in un aiuto al cinema delle sale. E che la quantità possa far dimenticare la qualità”.
Qui tutti i premi e i link ai film vincitori:
Venezia 79
Leone d’Oro: All the Beauty and the Bloodshed di Laura Poitras
Gran Premio Speciale della Giuria: Saint Omer di Alice Diop
Migliore regia: Luca Guadagnino per Bones and All
Miglior attore: Colin Farrell per Gli spiriti dell’isola
Migliore attrice: Cate Blanchett per Tár
Migliore sceneggiatura: Gli spiriti dell’isola di Martin McDonagh
Premio della Giuria: No Bears di Jafar Panahi
Premio Mastroianni al miglior giovane attore: Taylor Russell per Bones and All
Premio Opera Prima De Laurentiis: Saint Omer di Alice Diop
Orizzonti
Miglior film: Terza guerra mondiale di Houman Seyedi
Migliore regia: Tizza Covi, Rainer Frimmel per Vera
Migliore attore: Mohsen Tanabandeh per Terza guerra mondiale
Migliore attrice: Vera Gemma per Vera
Premio speciale della giuria: Pane e sale di Damian Kocur
Migliore sceneggiatura: Blanquita di Fernando Guzzoni
Miglior cortometraggio: Snow in September di Lkhagvadulam Purev-Ochir