E’ il film di Robin Campillo, 120 battiti al minuto, Grand Prix a Cannes lo scorso mese di maggio e uscito un po’ in sordina da noi, a trionfa ai premi César, gli Oscar francesi.
Sette premi, tra cui quello per il miglior film, per una storia che racconta l’AIDS nei primi anni ’90 e la battaglia delle associazioni del tempo, per spingere i governi e le case farmaceutiche ad agire.
L’altro trionfatore della serata è stato Albert Dupontel, che con il suo Au revoir là-haut ha conquistato tre premi tra cui quello per la migliore regia.
Di seguito tutti i vincitori:
Miglior film: 120 battiti al minuto
Miglior regista: Albert Dupontel per Au revoir là-haut
Miglior attore: Swann Arlaud per 120 batti al minuto
Miglior attrice: Jeanne Balibar per Barbara
Miglior attore non protagonista: Antoine Reinartz per 120 battiti al minuto
Miglior attrice non protagonista: Sara Giraudeau per Petit paysan
Miglior sceneggiatura non originale: Albert Dupontel e Pierre Lemaitre per Au revoir là-haut
Miglior sceneggiatura originale: Robin Campillo per 120 battiti al minuto
Miglior montaggio: Robin Campillo per 120 battiti al minuto
Miglior fotografia: Vincent Mathias per Au revoir là-haut
Miglior colonna sonora: Arnaud Rebotini per 120 battiti al minuto
Miglior film d’animazione: Le Grand méchant Renard et autres contes di Benjamin Renner e Patrick Imbert
Miglior film straniero. Loveless di Andrey Zvyagintsev
Miglior documentario: I am not your negro di Raoul Peck
Miglior opera prima: Petit paysan di Hubert Charuel
Miglior speranza maschile: Nahuel Perez Biscayart per 120 battiti al minuto
Miglior speranza femminile: Camelia Jordana per Le Brio