Per amor vostro **
L’ultimo film italiano del concorso veneziano è il secondo girato in vent’anni da Gaudino.
È la storia di Anna, impegnata sui set televisivi a creare i gobbi per un noto attore di soap. Nella sua casa sul mare, vivono un marito minaccioso e molesto, due figlie adolescenti ed un figlio sordomuto.
Quando l’attore per cui lavora comincia a farle la corte, il mondo di Anna non resiste alle tensioni familiari e lavorative.
Un collega licenziato ha bisogno di soldi, il marito violento gestisce affari loschi e la figlia più grande ha voglia di indipendenza. Nuvole nere si addensano nei sogni di Anna.
Girato tutto in bianco e nero, tra Napoli e Pozzuoli, il film di Gaudino alterna un curioso rigore narrativo, che guarda allo stile del pedinamento dei Dardenne, con momenti onirici e a colori e numeri da musical, con la protagonista che esorcizza le difficoltà della vita cantando le canzoni del Quartetto Cetra ed altri classici degli anni 50. I ricordi del passato si affacciano in un presente sempre più angoscioso, nel quale Anna non vuole più ignorare le sue complicità.
Il film di Gaudino è soprattutto un ritratto femminile che usa i colori delle emozioni nel grigiore di una vita in bianco e nero. Il volto malinconico e il sorriso dolce della Golino regalano ad Anna una forza ed una determinazione finalmente concrete. Il film poggia interamente sulle sue spalle e diventa intimo e commosso come solo un diario può essere.
Peccato che gli eccessi sperimentali di Gaudino con musiche e colore e gli effetti digitali di imbarazzante bruttezza, rendano il film assai meno compatto di quanto sarebbe stato necessario e compromettano l’equilibrio di un’opera a cui una maggiore semplicità di messa in scena avrebbe certamente giovato.
Rimane la grande interpretazione della Golino che, pure in un festival ricco di grandi performance, potrebbe trovare i suoi estimatori nella giuria di Cuaron.