E’ l’islandese Hrutar a vincere Un certain regard. La giuria guidata da Isabella Rossellini ha premiato la storia di due fratelli pastori in un remoto villaggio e della loro ritrovata sintonia.
Nulla per il nostro Minervini, nè tantomeno per i due nomi forti, Mendoza e Apichatpong.
Ecco tutti i premiati:
PRIZE OF CERTAIN REGARD
HRÚTAR (Béliers / Rams) by Grímur Hákonarson
JURY PRIZE
ZVIZDAN (Soleil de plomb / The High Sun) by Dalibor Matanić
BEST DIRECTOR PRIZE
Kiyoshi Kurosawa for KISHIBE NO TABI (Journey to the Shore)
UN CERTAIN TALENT PRIZE
COMOARA (Treasure) by Corneliu Porumboiu
PROMISING FUTURE PRIZE
MASAAN by Neeraj Ghaywan
Ex aequo
NAHID by Ida Panahandeh

Nel frattempo la giuria FIPRESCI e quella ecumenica hanno annunciato i loro premi.
A Son of Saul il FIPRESCI 2015. Il film dell’ungherese Laszlo Nemes si aggiudica il premio dei critici, con menzioni anche per l’indiano Masaan di Neeraj Ghaywan e l’argentino Paulina di Santiagio Mitre, con quest’ultimo che aveva già vinto giovedì scorso la Semaine de la critique.
Mia madre di Nanni Moretti si aggiudica il Premio Ecumenico di Cannes 2015. Una giuria internazionale formata da protestanti e cattolici (Barbara Lorey de Lacharrière, Chiara Fortuna, Andrew Johnston, Marie-Nicole Courboulès, Jolyon Mitchell, Jonathan Guilbault) ha riconosciuto al film italiano la capacità di “esplorare con grazia e humour temi fondamentali coma il lutto e il suo superamento”.
Menzione speciale per altri due titoli: La loi du marché di Stephan Brizé e Taklub di Brillante Mendoza, quest’ultimo presentato ad Un Certain Regard.