Heli **1/2
Primo film del concorso, recuperato con qualche giorno di ritardo, il messicano Heli e’ una storia terribile di fughe d’amore, droga, rapimenti e torture.
Tutto accade nella famiglia del protagonista, Heli appunto, che lavora con il padre nella nuova fabbrica automobilistica che gli americani hanno voluto sul territorio, per sfruttare la manodopera locale.
Heli e’ sposato ed ha una figlia piccola. Assieme a loro vive anche la sorella: dodici anni appena, ma con le idee molto chiare. Innamorata di un cadetto della polizia piu’ grande di lei, sogna di fuggire assieme a lui e di sposarsi presto.
Il loro piano prevede anche di rubare una paio di chili di cocaina. Ma le cose vanno storte, la banda dei trafficanti uccide il padre di Heli, sequestra il protagonista, la sorella ed il suo amante.
I due ragazzi vengono torturati in modo indicibile. La piccola sorella di Heli scompare. La polizia indaga…
Il film e’ un racconto senza vie d’uscita: la realta’ messicana e’ messa in scena oggettivamente, con uno sguardo che non e’ mai interrogativo o critico. Escalante si limita a rappresentare uno stato di fatto, un mondo retto da una violenza inesauribile, che appare nascosta, ma che e’ pronta a difendere il proprio potere senza arretrare di fronte a nulla.
Lo stato risponde con gesti puramente dimostrativi, bruciando e sequestrando tonnellate di droga, ma e’ solo la punta dell’iceberg. La polizia e’ completamente impotente.
Il quadro e’ inquientante, di fronte alle torture si rimane impietriti, soprattutto per l’atmosfera di ordinaria follia che si respira.
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