Debutterà a Cannes, in concorso ufficiale, il nuovo film di Marco Bellocchio, che non ha saltato nessuna delle ultime quattro edizioni del Festival, portandoci Il traditore, Marx può aspettare, Esterno Notte e quest’ultimo Rapito, dedicato al caso di Edgardo Mortara.
Nel 2021 ha ricevuto la Palma d’onore per una carriera leggendaria cominciata nei primi anni ’60.
Nel 1858, nel quartiere ebraico di Bologna, i soldati del Papa irrompono nella casa della famiglia Mortara. Per ordine del cardinale, sono andati a prendere Edgardo, il loro figlio di sette anni. Secondo le dichiarazioni di una domestica, ritenuto in punto di morte, a sei mesi, il bambino era stato segretamente battezzato. La legge papale è inappellabile: deve ricevere un’educazione cattolica. I genitori di Edgardo, sconvolti, faranno di tutto per riavere il figlio. Sostenuta dall’opinione pubblica e dalla comunità ebraica internazionale, la battaglia dei Mortara assume presto una dimensione politica. Ma il Papa non accetta di restituire il bambino. Mentre Edgardo cresce nella fede cattolica, il potere temporale della Chiesa volge al tramonto e le truppe sabaude conquistano Roma.
Rapito è interpretato da Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Enea Sala, Leonardo Maltese e con Filippo Timi e Fabrizio Gifuni.
Dal 25 maggio sarà nelle sale. Non perdetelo per nessun motivo.