La nostra piccola collana di autori contemporanei si arricchisce ulteriormente con un libro dedicato allo svedese Ruben Östlund.
Dopo le anteprime del weekend alla Festa di Roma e all’Anteo di Milano, il suo ultimo film Triangle of Sadness, fresco vincitore della Palma d’Oro, sarà nelle sale da giovedì, distribuito da Teodora, così come accaduto per gli altri suoi lavori precedenti.
Nel tentativo di salvare la faccia è il primo libro che cerca di fornire uno sguardo complessivo sul suo lavoro.
Attraverso questo nuovo lavoro editoriale Stanze di Cinema continua a rimanere fedele al compito che si è data quando è cominciata la sua avventura sul web: raccontare il cinema, senza barriere e pregiudizi, con un occhio di riguardo alle produzioni indipendenti, alle cinematografie lontane e marginali, ai giovani autori e alle giovani autrici, a tutti coloro che lottano per affermare la propria voce.
Ruben Östlund, quarantanovenne regista e sceneggiatore svedese, si è avvicinato al mondo del cinema in modo assolutamente originale. Lontano dalla cinefilia e dall’ombra ingombrante di Ingmar Bergman si è formato attraverso una lunga gavetta nelle riprese sportive, quindi ha affinato i suoi strumenti con la frequentazione della scuola di cinema di Göteborg dove ha potuto sperimentare in piena libertà grazie alla rivoluzione digitale di inizio secolo.
Ispirato dalla radicalità e dall’urgenza del manifesto Dogma ‘95 come dai primi film di Michael Haneke e soprattutto dallo spirito iconoclasta del cinema di Roy Andersson, i suoi primi tre lungometraggi sono opere scomode, che mettono in crisi le certezze borghesi dei suoi spettatori.
A partire da Forza maggiore il suo cinema si è fatto più lineare dal punto di vista narrativo, ma non meno provocatorio.
Con The Square e Triangles of Sadness, entrambi vincitori della Palma d’oro al Festival di Cannes, ha completato quella che si può considerare una ideale trilogia sull’inadeguatezza dell’uomo moderno, tra conformismo e desiderio di accettazione sociale.
I film Involuntary, Play, Forza Maggiore e The Square sono tutti disponibili su Amazon Prime Video.
Anche questo quarto saggio ha una struttura simile a quella delle altre monografie: un’introduzione, che approfondisce il contesto storico e biografico dell’autore, suggerendo le tracce di un percorso di analisi, che si arricchisce attraverso i singoli lungometraggi, trovando conferme e confutazioni. I capitoli finali sono dedicati allo stile e ai topoi narrativi, prima della necessaria filmografia essenziale.
L’apparato iconografico, grazie alla disponibilità della Plattform Produktion, è particolarmente ricco e accompagna i singoli capitoli in modo pertinente.
Il libro è disponibile su Amazon, sia in versione cartacea, sia in versione e-book.