Dopo cinque lunghe serate di premiazione condotte via zoom da Jimmy Kimmel finalmente tutti gli infiniti vincitori degli Emmy Awards, i premi della tv americana, hanno avuto soddisfazione.
Anche qui, l’Italia ha fatto scuola. Prendendo spunto dai nostri David di Donatello, consegnati in diretta streaming dalle abitazioni dei vincitori, gli Emmy si sono adeguati alle necessità del distanziamento e hanno suddiviso la cerimonia in cinque appuntamenti serali, conclusi ieri con i premi più importanti.
Watchmen, Succession e Schitt’s Creek si sono imposti nelle tre categorie principali: limited series, drama series e comedy series.
Tra le poche sorprese, la vittoria di Maria Schrader per la regia di Unorthodox, ma Watchmen aveva addirittura tre episodi nominati in quella categoria e i voti si saranno divisi.
Altra piacevole sorpresa quella di Zendaya come miglior attrice drammatica per Euphoria.
Per il resto Mark Ruffalo si è imposto per I Know This Much Is True e Jeremy Strong per Succession.
Tra le donne Regina King per Watchmen ha affiancato Zendaya.
Tra i non protagonisti, Julia Garner ha bissato la vittoria dell’anno scorso per Ozark, mentre Yahya Abdul-Mateen II si è imposto nel ruolo del Doctor Manhattan in Watchmen.
Tra le commedie ha fatto piazza pulita il canadese Schitt’s Creek della sconosciuta Pop Tv, vincendo praticamente tutto: la regia e la sceneggiatura di Dan Levy, i miglior attori Eugene Levy e Catherine O’Hara, due caratteristi visti in dozzine di film, fin dagli anni ’80 e i due non protagonisti, ancora Dan Levy e Annie Murphy. La categoria era così debole che l’effetto bandwagon ha avuto la meglio.
Da segnalare nelle altre serate, le vittorie di Bad Education come miglior tv movie e di The Last Dance come miglior documentario.
La Warner/HBO conferma il suo dominio televisivo, anche dopo la fine di Game of Thrones: Succession, Watchmen, Euphoria, I Know This Much Is True, Bad Education sono tutti prodotti dalla premium cable tv che ora si sta lanciando anche nello streaming, almeno negli States.
Il favorito The Mandalorian della Disney, torna invece a casa con un pugno di premi tecnici e poco altro.