Tante novità e molte piacevoli conferme nel programma presentato questa mattina a Roma.
Vanessa Redgrave si affianca a David Cronenberg come Leone d’Oro alla carriera.
Il cinema nel giardino cambia nome e diventa Sconfini, presentando tra le altre cose la versione director’s cut di The Tree of Life e i nuovi film di Ramin Barhani, Wilma Labate, Gipi, Giulio Base, Amir Naderi e Francesco Patierno.
Orizzonti invece è aperto da Sulla mia pelle di Alessio Cremonini con Borghi e la Trinca nei panni dei fratelli Cucchi. Ci sarà anche l’adattamento di La profezia dell’armadillo. Moltissime opere prime e autori marginali e poco conosciuti, come già è accaduto a Cannes quest’anno per Un Certain Regard.
Fuori concorso l’evento per antonomasia del 2018, ovvero The Other Side of the Wind di Orson Welles, finalmente completato dopo 40 anni di attesa.
Si vedranno anche le prime due puntate de L’amica geniale, serie HBO, diretta da Saverio Costanzo e tratta dai romanzi di Elena Ferrante.
Dieci documentari arricchiscono il fuori concorso, da Kossakovsky a Neville, da Amos Gitai a Kusturica, da Yervant Gianikian a Loznitsa sui processi di Stalin, da Errol Morris su Steve Bannon a Tsai Ming Liang e Wiseman. Ci sono tutti veramente. Non manca nessuno.
Il Fuori concorso infinito di questa edizione comprende anche Una storia senza nome di Roberto Andò con Ramazzotti, Carpentieri, Morante e Gassman, Les estivants di Valeria Bruni Tedeschi con la Golino e Scamarcio, A Star Is Born di e con Bradley Cooper con Lady Gaga. Tornano anche Gaston Duprat con Mi obra maestra, Amos Gitai con A tramway in Jerusalem, Pierre Schoeller con Un peuple et son Roi, Pablo Trapero con La quietud con Berenice Bejo, Martina Gusman e Edgar Ramirez e Zhang Yimou con il wuxia Shadow, Craig Cahler con Dragged Across Concrete con Mel Gibson e Vince Vaughn.
E poi finalmente il concorso con 21 opere. Una sorta di best of del cinema contemporaneo: il film d’apertura sarà First Man di Chazelle con Ryan Gosling, Jason Clarke, Claire Foy. E poi The Mountain di Rick Alverson con Tye Sheridan e Jeff Goldblum, Double Vies – Non Fiction di Assayas con Canet e la Binoche, The Sister Brothers di Audiard in trasferta americana con Phoenix, Reilly e Gyllenhaal.
Ci sarà anche The Ballad of Buster Scruggs dei fratelli Coen con Tim Blake Nelson, James Franco, Liam Neeson e Tom Waits, che era stato annunciato come una serie antologica in sei episodi e che sarà invece un film, diviso in sei parti.
In gara Vox Lux di Brady Corbet con la Portman e Law, Roma di Cuaron, 22 july di Paul Greengrass sulla strage di Utoya, Suspriria di Luca Guadagnino con la Swinton e la Johnson, Opera senza autore di Von Donnersmarck, il grande ritorno del regista de Le vite degli altri.
Non c’è una nota sconosciuta nel concorso: The Nightingale di Jennifer Kent, l’autrice di The Babadook, The Favourite di Lanthimos con Olivia Colman, Emma Stone e Rachel Weisz, Peterloo di Mike Leigh, Capri – Revolution di Mario Martone con Marianna Fontana.
Ci saranno anche What you gonna do when the world’s on fire? il nuovo doc di Roberto Minervini, Sunset di Lazlo Nemes con Vlad Ivanov, Frères Ennemis di David Oelhoffen con Schoenaerts e Reda Kateb, Nuestro Tiempo del messicano Carlos Reygadas, At Eternity’s Gate di Julian Schnabel su Vincent Van Gogh con Dafoe, Isaac, Mortensen, Amalric, Seigner, Killing di Tsukamoto, un film di samurai.
L’unica scommessa è l’argentino Acusada di Gonzalo Tobal, un film giudiziario.
Un’edizione che, sulla carta, si annuncia memorabile. Il direttore ha annunciato film lunghi, lunghissimi: forse i confini della serialità stanno spingendo il cinema a superare i tradizionali limiti dei 90/120 minuti.
Niente quote. Di nessun colore. L’idiozia politically correct americana non ha contagiato la Biennale. Nessun problema con Netflix, che Barbera aveva accolto a braccia aperte sin da Beasts of No Nation di Fukunaga e che quest’anno piazza tre film in gara più Orson Welles evento speciale. D’altronde, in un paese che ha incassi estivi (…ma non solo) da barzelletta ed in cui l’industria cinematografica è affidata a mamma rai e ad un gruppo di volonterosi e coraggiosi produttori indipendenti, i grossi player internazionali non trovano resistenze di sorta.
Alla fine il giudizio lo daremo l’8 settembre, alla fine della Mostra, ma dopo una Cannes eccellente, piena di nomi nuovi, Venezia sembra aver ereditato il gotha del cinema mondiale.
Piccola curiosità sul manifesto di quest’anno: è stato realizzato da Lorenzo Mattotti, fumettista e illustratore tra i più importanti in Italia, che ha collaborato al collettivo Eros di Antonioni, Wong Kar-Wai, Soderbergh e al Pinocchio di D’Alò.
Un po’ di numeri: 21 film nella sezione Venezia 75 (Concorso), 22 nella sezione Fuori Concorso (di cui 12 documentari), 19 nella sezione Orizzonti , 7 nella sezione Sconfini (di cui 2 documentari).
Nella selezione ufficiale ci sono 11 film di registi che partecipano per la prima volta al Concorso per il Leone d’oro: Rick Alverson, Jacques Audiard, Ethan e Joel Coen, Brady Corbet, Paul Greengrass, Florian Henckel Von Donnersmarck, Jennifer Kent, Roberto Minervini, László Nemes, Carlos Reygadas, Gonzalo Tobal.
Questi i film annunciati da Barbera:
Competition
First Man – Damien Chazelle (opening film)
The Mountain – Rick Alverson
Non-Fiction – Olivier Assayas
The Sisters Brothers – Jacques Audiard
The Ballad Of Buster Scruggs – The Coen Brothers
Vox Lux – Brady Corbet
Roma – Alfonso Cuaron
22 July – Paul Greengrass
Suspiria – Luca Guadagnino
Werk Ohne Autor – Florian Henckel Von Donnersmarck
The Nightingale – Jennifer Kent
The Favorite – Yorgos Lanthimos
Peterloo – Mike Leigh
Capri-Revolution – Mario Martone
What You Gonna Do When The World’s On Fire – Roberto Minervini
Sunset – Laszlo Nemes
Freres Ennemis – David Oelhoffen
Nuestro Tiempo – Carlos Reygadas
At Eternity’s Gate – Julian Schnabel
Acusada – Gonzalo Tobal
Killing – Shinya Tsukamoto
Out Of Competition – Fiction
Una Storia Senza Nome – Roberto Ando
Les Estivants – Valeria Bruni Tedeschi
A Star Is Born – Bradley Cooper
Mi Obra Maestra – Gaston Duprat
A Tramway In Jerusalem – Amos Gitai
Un Peuple Et Son Roi – Pierre Schoeller
La Quietud – Pablo Trapero
Dragged Across Concrete – S. Craig Zahler
Shadow – Zhang Yimou
Out Of Competition – Non Fiction
A Letter To A Friend In Gaza – Amos Gitai
Aquarela – Victor Kossakovsky
El Pepe, Una Vida Suprema – Emir Kusturica
Carmine Street Guitars – Ron Mann
Isis, Tomorrow. The Lost Souls Of Mosul – Francesca Mannocchi, Alessio Romenzi
American Dharma – Errol Morris
Introduzione All’Oscuro – Gastón Solnicki
1938 Diversi – Giorgio Treves
Your Face – Tsai Ming-Liang
Monrovia, Indiana – Frederick Wiseman
Out of Competitions – Special Events
The Other Side Of The Wind – Orson Welles
They’ll Love Me When I’m Dead – Morgan Neville
My Brilliant Friend – Saverio Costanzo
Il Diario Di Angela – Noi Due Cineasti – Yervant Gianikian
Orizzonti
Sulla Mia Pelle – Alessio Cremonini
Manta Ray – Phuttiphong Aroonpheng
Soni – Ivan Ayr
Ozen (The River) – Emir Baigazin
La Noche De 12 Años – Alvaro Brechner
Deslembro – Flavia Castro
The Announcement – Mahmut Fazil Coskun
Un Giorno All’Improvviso – Ciro D’Emilio
Charlie Says – Mary Harron
Amanda – Mikhaël Hers
The Day I Lost My Shadow – Soudade Kaadan
L’Enkas – Sarah Marx
The Man Who Surprised Everyone – Natasha Merkulova, Aleksey Chupov
As I Lay Dying – Mostafa Sayyari
La Profezia Dell’Armadillo – Emanuele Scaringi
Stripped – Yaron Shani
Jinpa – Pema Tseden
Tel Aviv On Fire – Sameh Zoabi
Sconfini
Blood Kin – Ramin Bahrani
Il Banchiere Anarchico – Giulio Base
Il Ragazzo Piu Felice Del Mondo – Gipi
Arrivederci Saigon – Wilma Labate
The Tree Of Life (Extended Cut) – Terrence Malick
Camorra – Francesco Patierno
L’Heure De La Sortie – Sebastien Marnier
Magic Lantern – Amir Naderi
Venice Classics
They Live – John Carpenter
The Night Porter – Liliana Cavani
The Naked City – Jules Dassin
Brick And Mirror – Ebrahim Golestan
Street Of Shame – Kenji Mizoguchi
IL Posto – Ermanno Olmi
Last Year At Marienbad – Alain Resnais
The Place Without Limits – Arturo Ripstein
Adieu Philippine – Jacques Rozier
The Ascent – Laris Shepitko
The Killers – Don Siegel
The Killers – Robert Siodmak
The NIght OF The Shooting Stars – Paolo & Vittorio Taviani
Love, Thy Name Be Sorrow/The Mad Fox – Tomu Uchida
Death In Venice – Luchino Visconti
The Golem – How He Came Into The World – Paul Wegener
Nothing Sacred – William Wellman
Some LIke It Hot – Billy Wilder
Venice Classics Documentary
The Great Buster – Peter Bogdanovich
Women Making Films: A New Road Movie Through Cinema – Mark Cousins
Humberto Mauro – Andre di Mauro
Living The Light – Robby Müller – Claire Pijman
24/25 IL Fotogramma In Piu – Giancarlo Rolandi, Federico Pontiggia
Nice Girls Don’t Stay For Breakfast – Bruce Weber
Friedkin Uncut – Francesco Zippel