Il programma della Quinzaine des realisateurs non è ancora stato annunciato, ma tre titoli sono già noti e sono di peso: il film d’apertura sarà nientemeno che il nuovo di Philippe Garrel, In the Shadow of Women (L’ombre des femmes), interpretato da Clotilde Coureau e Stanislas Mehar.
Ancora una storia d’amore, ancora in bianco e nero.
La seconda conferma è uno dei film più discussi e attesi della stagione: Le mille e una notte (As Mil e uma Noites – Arabian Nights) di Miguel Gomes.
Il regista portoghese ha girato un film fluviale di 6 ore, diviso in tre episodi – Volume 1, l’irrequieto; Volume 2, il desolato; Volume 3, l’incantato – che guardano tanto ai racconti di Sheherazade, quanto alla realtà del proprio paese.
Dopo il magnifico Tabu ed il corto Redenzione, il suo nuovo trittico è tutto da vedere.
Infine il terzo colpo messo a segno da Edouard Waintrop è My Golden Days (Trois souvenirs de ma jeunesse) di Arnaud Desplechin, ancora una volta con Mathieu Amalric.
Dopo la deludente parentesi americana di Jimmy P., Desplechin torna al mondo che conosce meglio, il nord della Francia con una storia di formazione, ambientata a Roubaix.
Esplicitamente rifiutato dal concorso, perchè Fremaux ha preferito puntare sulle donne (Maiwenn e Donzelli) e sugli esordienti (Brizé) per comporre la pattuglia francese, il nuovo film di Desplechin è comunque un evento da non perdere.
Attendiamo gli altri titoli, tra cui ci saranno anche i più interessanti americani del Sundance, da sempre in ottimi rapporti con la Quinzaine.