Nei report settimanali ne avevamo dato conto più volte, ma i dati di fine anno confermano i risultati negativi del box office statunitense: 10 miliardi e 348 milioni di dollari è stato l’incasso complessivo, con un passivo del 5,3% rispetto all’anno scorso.
Solo due volte questo era accaduto negli ultimi 30 anni: nel 2005 e proprio nel 1985, quando il botteghino crollò del 7%.
Il dato è in controtendenza rispetto ai record storici del 2012 (10 miliardi e 837 milioni di dollari) e 2013 (10 miliardi e 923 milioni di dollari d’incasso).
I film usciti in sala sono stati 684, mentre il prezzo medio di un biglietto si è attestato su 8,12 dollari.
Gli spettatori sono scesi a 1 miliardo e 274.4 milioni. Il dato più basso dal 1995, quando vennero staccati 1 miliardo e 263 milioni di biglietti.
Solo due anni fa furono 1 miliardo e 361 milioni, nel 2009 addirittura 1 miliardo e 413 milioni.
In controtendenza invece il box office cinese, che ormai rappresenta in assoluto il secondo mercato per importanza: la crescita è addirittura del 36% rispetto alla scorsa stagione, con 830 milioni di biglietti staccati ed una quota nazionale pari al 54.5% degli incassi.
L’incasso globale è stato pari a 4 miliardi e 760 milioni di dollari.
Nell’ultimo anno sono nati 1.015 nuovi cinema con oltre 5.400 schermi: 15 nuove sale al giorno.
I blockbuster americani hanno trovato qui terreno fertile: Transformers 4 ha incassato ben 301 milioni di dollari, Interstellar di Nolan ne ha fatti 121, X-Men: Giorni di un Futuro Passato 116, Captain America 2 115 e Apes Revolution altri 107.
Vicini ai 100 milioni anche Guardiani della Galassia, con 96, The Amazing Spider-Man 2 con 94 e Godzilla con 77 milioni.