Ed alla fine, dopo 24 anni, La grande bellezza riporta in Italia il Golden Globe per il miglior film straniero. Era da Nuovo Cinema Paradiso che non succedeva. I trionfi italiani all’Oscar degli anni successivi – Salvatores, Troisi, Benigni – non avevano mai trovato spazio nei premi della stampa estera di Hollywood.
Il film di Paolo Sorrentino si aggiunge così agli altri italiani vincitori del Golden Globes: La ciociara di Vittorio De Sica, Una giornata particolare di Ettore Scola ed il film di Giuseppe Tornatore, oltre naturalmente a L’ultimo Imperatore di Bernardo Bertolucci, che si aggiudicò il premio per il miglior film drammatico – e quello per la migliore regia – non quello per il miglior film straniero, nel 1988.
Nonostante altre 20 nominations nel corso degli anni, da Alfredo Alfredo nel 1974 sino a Io solo l’amore nel 2011, il Golden Globe non è mai stato molto generoso con il nostro paese.
Nelle categorie principali, American Hustle vince tre premi e si accredita come il principale candidato alla vittoria degli Oscar, assieme a 12 anni schiavo. Stabili invece le quotazioni di Gravity, che si aggiudica il Globe per la regia e mercoledì farà incetta di candidature tecniche agli Oscar.
Come sempre i premi della Hollywood Foreign Press sono ecumenici e non c’è un grande vincitore, anche solo per la scelta di distinguere i film in due categorie: drama e comedy/musical.
Nella sezione drama si è imposto il serioso e classico 12 anni schiavo di Steve McQueen, che però ha perso in tutte le altre categorie, a cominciare dalla miglior regia.
I migliori attori drammatici sono Matthew McConaughey per Dallas Buyers Club e Cate Blanchett per Blue Jasmine di Allen.
Nella sezione comedy/musical è American Hustle ad imporsi, portando a casa anche il premio per la migliore attrice, Amy Adams. Il miglior attore è invece Leonardo Di Caprio per The Wolf of Wall Street.
I due migliori non protagonisti sono Jared Leto per Dallas Buyers Club e Jennifer Lawrence per American Hustle.
La miglior animazione è quella di Frozen, mentre gli U2 si portano a casa il Globe per la miglior canzone.
La migliore sceneggiatura è quella di Spike Jonze, per Her con Joaquin Phoenix innamorato del sistema operativo del suo computer, che parla con la voce di Scarlett Johansson.
Ecco tutti i premiati. Seguite i link alle nostre recensioni:
MIGLIOR FILM – DRAMMATICO
MIGLIOR FILM – COMMEDIA/MUSICAL
MIGLIOR REGISTA
MIGLIOR ATTORE IN UN FILM DRAMMATICO
Matthew McConaughey (Dallas Buyers Club)
MIGLIORE ATTRICE IN UN FILM DRAMMATICO
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Jennifer Lawrence (American Hustle)
MIGLIOR ATTORE IN UNA COMMEDIA
Leonardo DiCaprio (The Wolf Of Wall Street)
MIGLIOR COLONNA SONORA
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
Ordinary Love (Mandela: Long Walk to Freedom)
MIGLIORE ATTRICE IN UNA COMMEDIA
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Jared Leto (Dallas Buyers Club)
MIGLIOR SCENEGGIATURA
Her (Spike Jonze)
MIGLIOR FILM STRANIERO
MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
Frozen
Per la tv è Breaking Bad ad imporsi nelle categorie principali. Mentre Dietro i candelabri vince per il miglior film tv.
TELEVISION:
Best TV Series – Drama
- Breaking Bad
Best Actress – Drama
- Robin Wright, House Of Cards
Best Actor – Drama
- Bryan Cranston, Breaking Bad
Best TV Series – Comedy
- Brooklyn Nine-Nine
Best Actress – Comedy
- Amy Poehler, Parks & Recreation
Best Actor – Comedy
- Andy Samberg, Brooklyn Nine-Nine
Best TV Movie or Mini-Series
- Behind The Candelabra
Best Actress – Movie or Mini-Series
- Elisabeth Moss, Top of the Lake
Best Actor – Movie or Mini-Series
- Michael Douglas, Behind the Candelabra
Best Supporting Actress
- Jacqueline Bisset, Dancing on the Edge
Best Supporting Actor
- Jon Voight, Ray Donovan