SCIALLA!
Prodotto dal bolognese Beppe Caschetto, scritto e diretto da Francesco Bruni, storico sceneggiatore di Virzì, Scialla, girato nei vicoli del centro di Roma, mette a confronto la vita di due generazioni perse a loro modo e che solo insieme, scontrandosi giorno per giorno tra i libri di scuola, provando a superare i problemi legati al rapporto con le donne e con una società, che sembra concedere pochi stimoli e poche vie d’uscita, hanno l’insperata possibilità di ritrovarsi.
Luca, quindicenne svogliato che parla solo un particolarissimo slang romano viene affidato dalla madre single, in partenza per il Mali, al prof che dà al ragazzo ripetizioni di lettere, Bruno Beltrame (uno spassosissimo Fabrizio Bentivoglio) che, nonostante il ruolo e la cultura, si ostina a parlare – in contrapposizione al ragazzo- in fortisso accento padovano.
La convivenza tra l’indisciplinato Luca, che non riesce a stare sui libri per più di 5 minuti, ed il professore risulta da subito impraticabile, nonostante la stima riceproca, provocando la fuga di entrambi, finché Bruno, sollecitato dagli insegnanti del ragazzo ad assumersi il suo ruolo di educatore paterno, sarà capace di fare quel passo avanti che gli aprirà le porte della comunicazione intergenerazionale.
Ad incrociarsi con la vita dei due una ex ricca porno star (Bobulova) che vuole farsi scrivere da Beltrame la propria biografia e finirà per diventare confidente dell’uomo e il Poeta (Vinicio Marchioni) boss bizzarro della mala locale con la passione per la cultura.
Divertente, ma non solo. Uno spaccato di situazioni famigliari che, per quanto paradossali, alla fine risultano tristemente “normali”. Interessante il gioco di registri linguistici e di dialetti, fino arrivare allo slang giovanile presente già dal titolo.
Inusuali i richiami culturali non solo citati ma spiegati approfonditamente, facile ma ben riuscita l’auto-citazione di Marchioni – il Freddo della Banda della Magliana nell’omonima serie televisiva.
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