Presentato al Sundance a gennaio 2020 e ceduto allora per la somma record di oltre 17 milioni di dollari a Neon e Hulu, il debutto alla regia di Max Barbakow, scritto da Andy Siara è una romantic comedy, chiusa in un loop temporale, nel deserto di Palm Springs.
E’ il 9 novembre ed è il giorno del matrimonio di Tala e Abe. La testimone della sposa sveglia il suo ragazzo Nyles che pare piuttosto annoiato dall’evento. Passa la giornata a bere birra in piscina su un materassino gonfiabile, si presenta alla cerimonia con una camicia a fiori, completamente fuori tono, ma ruba la scena a tutti quando salva la sorella della sposa, Sarah, confusa e forse depressa, dall’obbligo di pronunciare un discorso, che non ha preparato.
Pian piano, nel corso della serata, tra i due scatterà una scintilla che viene interrotta dall’arrivo di un misterioso ospite, Roy, armato di arco e frecce che dà letteralmente la caccia a Nyles, fino a spingerlo verso una grotta magica, in cui finisce accidentalmente per entrare anche Sarah.
La mattina successiva, al risveglio, scoprirà di essere finita in un eterno giorno della marmotta, costretta rivivere per sempre il giorno del matrimonio.
Nyles è intrappolato già da molto tempo, così come Roy, mentre per Sarah sarà l’inizio di un incubo da cui non si può uscire, neppure schiantandosi contro un tir.
Nell’eterna ripetizione di quel 9 novembre, Sarah e Nyles sperimenteranno l’euforia di poter fare tutto, senza alcuna responsabilità: ruberanno un aeroplano, si installeranno in una villa senza proprietari, giocheranno a freccette e biliardo in un bar di paese, passeranno la notte in tenda, ammirando i dinosauri di Cabazon, dopo aver ingerito funghi allucinogeni.
Finiranno per innamorarsi davvero, ma al nuovo risveglio tutto sarà diverso.
La sceneggiatura originale di Andy Siara (Lodge 49), scritta quando lui e Barbakow erano studenti all’American Film Institute, aveva originariamente molti più elementi in comune con Via da Las Vegas piuttosto che con Ricomincio da capo o Russian Doll, secondo quanto racconta lo stesso scrittore, poi però gli elementi comici si inserivano meglio in un contesto narrativo, che sfruttava il loop temporale.
A differenza del film di Ramis qui il protagonista è già dentro all’eterno ritorno dell’identico da un tempo indefinibile, tanto da non ricordare più neppure che lavoro faceva.
Ed è l’ingresso di altri soggetti a muovere l’azione. Se la gag della giornata infinita funziona ancora perfettamente con tutte le sue possibili conseguenze, dalla rottura degli incisivi della sposa, alla scoperta dei tradimenti del marito, sino al soddisfacimento delle fantasie più sfrenate, Palm Springs aggiunge una disparità nella condizione di Nyles e Sarah.
Ogni volta che la giornata della sorella della sposa ricomincia, il risveglio porta con sè un senso di colpa che Nyles impiegherà molto tempo per comprendere.
Rimangono incastrati nel loop i personaggi che sono arrivati a consumare le proprie relazioni sentimentali precedenti e che sono di fronte ad una scelta esistenziale.
Per questo ad un certo punto le strade dei due protagonisti si separano, tra chi vuole accettare di condividere la sua condizione purchè ci sia l’altro e chi invece ne vuole uscire ad ogni costo.
I due trentenni protagonisti hanno un’idea differente di come affrontare le proprie paure e i propri errori, ma sono entrambi bloccati. Il film di Barbakow non fa che rendere esplicita, grazie ad un artificio narrativo, una condizione che sembra spesso attanagliare la sua generazione, chiusa in una perenne insoddisfazione, personale e professionale, ma incapace di guardare oltre o di compiere scelte più radicali, preferendo vivere un eterno presente infelice.
La sparizione di Sarah prelude alla rivelazione e al piano, che occupa l’ultimo atto di un film, che si giova della simpatia dei due protagonisti, piuttosto inediti: Samberg è stato una colonna del Saturnday Night Live ed è uno dei mattatori della serie Brooklyn Nine-Nine, mentre la Milioti ha debuttato ventenne nei Sopranos, passando per How I Met Your Mother, Black Mirror, la seconda stagione di Fargo e The Wolf of Wall Street.
I due sembrano esattamente due ospiti qualunque di un matrimonio e donano ai loro personaggi il tono giusto, di rassegnato edonismo per lui e disperata incredulità per lei.
E come nelle più classiche commedie del ri-matrimonio, il film disegna un percorso di trasformazione e di maturazione, che mette in gioco una serie di valori, sentimentali, psicologici, morali e che conduce la coppia a una necessaria rinascita, dopo una morte, che qui è non solo simbolica.
Dopo aver debuttato nei drive in dell’estate americana, è stato il film più visto di sempre su Hulu nel primo weekend. In italia avrebbe dovuto uscire in sala il 22 ottobre, dopo il debutto in concorso alla Festa del Cinema di Roma, ma la chiusura dei cinema ha dirottato il film su Amazon, che l’ha fatto uscire proprio il 9 novembre.