Presentato al Sundance, lo scorso mese di febbraio, suscitando subito il plauso unanime di critica e pubblico, il nuovo film di Luca Guadagnino, Call Me By Your Name, interpretato da Armie Hammer e Timothée Chalamet ed ambientato nell’Italia assolata degli anni ’80 è pronto ad arrivare anche in sala, finalmente.
Guadagnino non è certo un beniamino della critica italiana, che non gli ha mai davvero perdonato l’adattamento di Melissa P., ha snobbato Io sono l’amore, che invece è stato un trionfo, soprattutto negli Stati Uniti e in Inghilterra, ed ha accolto male anche A bigger splash, francamente pasticciato e incoerente.
Le notizie che lo vogliono ora impegnato sul set di un remake/non remake di Suspiria di Dario Argento, non hanno certo facilitato i rapporti. Eppure Call Me By Your Name, che ha debuttato lontanissimo dal nostro paese, pur essendo girato interamente in Italia, sembra uno dei candidati in pectore per la stagione dei premi.
Il film passerà prima al Toronto Film Festival, per una seconda anteprima e poi sarà distribuito da Sony Pictures Classics a partire dal 24 novembre, in piena campagna per gli Oscar.
La sceneggiatura è stata scritta da James Ivory con Guadagnino e Walter Fasano a partire dal romanzo di André Aciman. Sufjan Stevens, raffinato cantautore americano, sconosciuto da noi, ma molto noto in patria, ha curato le musiche.
La delicata storia d’amore tra il giovane italiano Elio ed il più maturo americano Oliver, ospite dei genitori del primo, nella loro villa nei pressi di Voghera, sembra aver subito convinto, con echi che arrivano tanto del cinema elegante di Merchant-Ivory, quanto dell’urgenza narrativa di Brokeback Mountain.
It’s the summer of 1983 in the north of Italy, and Elio Perlman (Timothée Chalamet), a precocious 17- year-old American-Italian boy, spends his days in his family’s 17th century villa transcribing and playing classical music, reading, and flirting with his friend Marzia (Esther Garrel).
Elio enjoys a close relationship with his father (Michael Stuhlbarg), an eminent professor specializing in Greco-Roman culture, and his mother Annella (Amira Casar), a translator, who favor him with the fruits of high culture in a setting that overflows with natural delights. While Elio’s sophistication and intellectual gifts suggest he is already a fully-fledged adult, there is much that yet remains innocent and unformed about him, particularly about matters of the heart.
One day, Oliver (Armie Hammer), a charming American scholar working on his doctorate, arrives as the annual summer intern tasked with helping Elio’s father. Amid the sun-drenched
splendor of the setting, Elio and Oliver discover the heady beauty of awakening desire over the course of a summer that will alter their lives forever.