One floor below *1/2
Radu Muntean torna ad Un certain regard a cinque anni di distanza dal riuscito dramma familiare, Tuesday after Christmas, con il nuovo One floor below.
In un condominio della capitale, Sandu e Olga si occupano di passaggi di proprieta’ di automezzi. La loro e’ una famiglia borghese e onesta. Hanno un figlio adolescente ed un cane da competizione.
Al piano di sotto, vive una giovane ragazza che non vedremo mai. Sandu, sulle scale, la sente gridare e litigare con Vali, il fidanzato.
Un pomeriggio, tornando a casa, scopre che la ragazza e’ morta.
Le indagini procedono a rilento. Lui stesso, interrogato dalla polizia, non riferisce nulla sui rapporti burrascosi con Vali.
Quando quest’ultimo chiede a Sandu di curare il trapasso della sua autovettura, l’atmosfera tra i due diventa molto tesa.
Il film di Muntean lascia tutto in sospeso. Non chiarisce mai chi siano le vittime e chi i colpevoli. Nel tentativo di lasciar ela riflessione sulla colpa ad un livello piu’ altro, metafisico diremmo, perde per strada la sua storia che resta incompiuta ed alla fine irrisolta.
Il crescendo drammatico si risolve in una scazzottata. Il finale arriva brusco ad interrompere un film che si dimentica in fretta e che non riesce davvero a mostrare – se questo era l’obiettivo di Muntean – ne’ l’interrogativo morale di Sandu, ne’ la brutalita’ dei rapporti sociali nella nuova Romania.
Spento.
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