Points of view: Avengers – Age of Ultron

La vedova Nera

Avengers – Age of Ultron

Quando il primo film risulta ben riuscito e di grande successo è difficile mantenere gli stessi alti livelli con un sequel di per sè molto atteso e dalle grandi aspettative.

Dopo tre anni dal primo boom d’incassi con The Avengers (2012), la reunion dei supereroi dei fumetti Marvel torna nel sequel Avengers: Age of Ultron firmato alla regia e alla sceneggiatura nuovamente da Joss Whedon.

Iron Man (Robert Downey Jr.), Thor (Chris Hemsworth), Capitan America (Chris Evans), Bruce Banner alias Hulk (Mark Ruffalo), la Vedova Nera (Scarlett Johansson) e Occhio di Falco (Jeremy Renner) si trovano a fronteggiare Ultron, un’intelligenza artificiale da essi stessi creata che gli si rivolge contro con l’obiettivo di distruggere l’intera umanità.

Ai protagonisti a cui il pubblico è affezionato si aggiungono altri due personaggi dai grandi poteri, i cosiddetti “potenziati”, i gemelli Pietro e Wanda Maximoff (Aaron Taylor-Jonhson e Elizabeth Olsen).

Esplosivo e travolgente negli effetti speciali in 3D, il film snoda la perenne lotta tra il bene e il male facendo i conti con la ricerca e gli studi dell’uomo che a volte, peccando di arroganza, seppur con buoni propositi, finisce per strafare e trovarsi a difendersi dalle sue stesse creazioni. In questo modo l’uomo è artefice dello stesso male che combatte ma, per fortuna, esistono i Vendicatori e Ultron è l’espediente per coinvolgerli in un’altra epica impresa.

Tra le scene più entusiasmanti e movimentate, quelle in cui Banner diventa l’incredibile Hulk che scompiglia l’ordine pubblico e in cui si assiste ad uno scontro diretto tra Hulk e Iron Man che fa di tutto per calmare e fermare il “collega” arrabbiato. Tra i momenti più divertenti, le gag che ruotano intorno al martello di Thor.

Questa volta Joss Whendon tenta di approfondire e di dare spessore ai caratteri degli eroi “più umani”: Occhio di Falco che, oltre ad essere un eroe, è anche un marito e un padre che vuole tornare a casa dalla sua famiglia; la seducente Vedova Nera e l’ambiguo Bruce Banner tra i quali si nasconde un amore latente al quale Banner non riesce a lasciarsi andare a causa della sua seconda e incontrollabile natura.

Nonostante gli sforzi per fornire alla sceneggiatura elementi nuovi, aggiunti e di presa sullo spettatore, la profondità di questi personaggi viene inserita nel prevalere di un’azione travolgente che resta dominante e che tratta le situazioni private dei propri protagonisti in maniera superficiale e frettolosa. La medesima superficialità si riscontra nei due “potenziati” che, mossi da un desiderio di vendetta e inizialmente schierati dalla parte di Ultron, comprendono con un veloce volta faccia di sostenere la parte sbagliata e sposano la causa della difesa della Terra e dell’umanità accanto ai Vendicatori.

Il sequel di The Avengers non delude per spettacolarità ma lascia avvertire una costante confusione nell’azione e nelle motivazioni che spingono ad agire senza mai trovare il giusto equilibrio tra questi elementi.

Poichè la carta vincente resta sempre quella degli effetti speciali, gli appassionati del genere rimarrano ugualmente contenti ma, probabilmente, riserveranno maggiori aspettative in un prossimo sequel.

Thor Iron man Capitan america

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