Incompresa **1/2
Terzo film da regista di Asia Argento che dopo Scarlet Diva ed Ingannevole è il cuore più di ogni cosa, è in concorso ad Un certain regard.
Con Incompresa l’attrice abbandona definitivamente il suo passato ribelle, per un racconto dolceamaro, pieno di evidenti elementi autobiografici: nomi, volti, situazioni sembrano quelli realmente vissuti dalla figlia di Dario Argento e Daria Nicolodi.
Sono gli anni ’80 ed Aria è una ragazzina incapace di adattarsi alle follie della sua famiglia.
Il padre è un attore irascibile e superstizioso, la madre una pianista instabile e fedifraga che passa di relazione in relazione. Le due sorelle maggiori, che condividono con lei solo uno dei genitori, sono vendicative e dispettose.
Quando i genitori si separano, comincia per Aria un andirivieni tra i due appartamenti.
Accompagnata solo dall’affetto di un gatto nero, Aria vive i turbamenti della sua età.
Asia Argento pesca probabilmente dai ricordi della sua infanzia e costruisce un personaggio curioso, vittima degli eventi, incapace di trovare una sua strada.
Sensibile e curiosa, la protagonista vede un mondo di adulti che sembra uscito da un ospedale psichiatrico. I fidanzati della madre sono un campionario di umanità imbarazzante. Il padre e sorella sembrano vivere un mondo tutto loro.
L’Argento regista finisce così per regolare un po’ di conti personali probabilmente, ma il suo film però gira un po’ a vuoto, soprattutto nella seconda parte, così come quello, simile, in fondo, della Bruni Tedeschi, Un castello in Italia.
Le svolte narrative suonano spesso forzate e la scrittura, della stessa Argento e di Barbara Alberti sembra incapace di rendere giustizia a personaggi solo abbozzati.
Ottima invece la direzione degli attori. Giulia Salerno è un’Aria convincente e spaesata, che supplice alle carenze di sceneggiatura con un’istintiva simpatia. Gabriel Garko ha finalmente una parte meno catatonica dei suoi ruoli televisivi e cinematografici del passato. Charlotte Gainsbourg fa la madre matrigna sempre fuori fuoco.
Peccato che Asia Argento dedichi molto spazio agli amici di Aria e poco ai due spiantati genitori, che ben avrebbero meritato un film tutto per loro…