Dopo quasi un anno speso a leggere Bradshaw – possiamo affermarlo con una certa sicurezza – il critico della perfida Albione ha un debole per il gore e l’ultraviolenza.
Cinque stellette su cinque per l’ultimo, attesissimo film di Nicolas Winding Refn, in piena controtendenza rispetto alla reazione del pubblico di Cannes – dove Only God Forgives ha avuto la prima mondiale ed è stato accolto da un tripudio di fischi.
Bradshaw non ci bada, e definisce l’ultima fatica del regista danese glitteringly strange, mesmeric and mad.
It is ultraviolent, creepy and scary, an enriched-uranium cake of pulp, with a neon sheen. The first scenes made me think that Wong Kar-wai had made a new film called In the Mood for Fear or In the Mood for Hate.
Più che sull’interpretazione degli attori – non ci sono particolari elogi per Ryan Gosling, alla sua seconda collaborazione con il regista dopo Drive – Bradshaw si concentra sul talento del regista, il suo gusto per la forma e la tensione che riesce a creare grazie al gioco delle inquadrature, alle scelte di montaggio, alla fotografia. Restando però ben consapevole dell’effetto odio-amore che un film del genere può scatenare nel pubblico:
Only God Forgives will, understandably, have people running for the exits, and running for the hills. It is very violent, but Winding Refn’s bizarre infernal creation, an entire created world of fear, really is gripping. Every scene, every frame, is executed with pure formal brilliance. I’m afraid it’s going to be even nastier the next time I watch it.
Only God Forgives uscirà nelle sale italiane il 30 maggio.
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