Solo gli amanti sopravvivono **1/2
Suadente e malinconico, il nuovo film di Jim Jarmush è uno sberleffo alla decadenza occidentale, ambientato tra Tangeri e Detroit, dove vivono i due amanti protagonisti di Only lovers left alive.
Si chiamano Adam ed Eve, naturalmente.
Lui è un musicista che vive rinchiuso nella sua casa studio, nella città che una volta era il regno della Motown. Il suo unico contatto con il mondo è il giovane Ian che gli procura strumenti rari. Lei conserva i suoi libri a Tangeri, dove frequenta un unico amico, Kit Marlowe.
Sono due vampiri, sopravvissuti alle mode ed al tempo; si sono adeguati al mondo asettico di oggi, dove il sangue si compra al mercato nero o direttamente negli ospedali. Eva raggiunge Adam, ma assieme a lei sopraggiunge il ciclone Ava, la sorella di Eve, che appare di una vitalità contagiosa, ma che usa ancora metodi antichi per sfamarsi…
Il film di Jarmush è un curioso ritratto di inizio millennio, una love story tra due amanti che hanno abdicato alla passione, sostituendola con la discrezione, la condivisione, la distanza.
Oggetto cinematografico fuori dal tempo e dalle mode, è pieno di appunti e battute sulla nostra inarrestabile decadenza. Tutto girato di notte, naturalmente, non aggiunge nulla a quanto sapevamo del talento di Jarmush, del suo sopraffino gusto musicale, della sua abilità nella direzione d’attori.
Only lovers left alive diverte gli iniziati, strizza l’occhio agli apocalittici e convince per ironia e misura. Bravissimi gli efebici Tilda Swinton e Tom Hiddleston, ma anche la travolgente Mia Wasikowska.
La nave affonda. L’orchestra continua a suonare ottima musica.
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