La Francia è sempre stato un mercato difficile per Netflix, in virtù di un sistema di finestre di esclusiva cinematografica fissate in 36 mesi dall’uscita in sala, prima che le opere potessero approdare sulle piattaforme.
Questo ha reso altresì impossibile per Netflix partecipare al Festival di Cannes, negli ultimi cinque anni, poichè sulla Croisette pretendono un’uscita cinematografica per tutti film presentati in concorso.
Dopo lunghissime trattative un primo accordo è stato raggiunto ieri: la finestra di esclusiva si ridurrà da 36 mesi a 15. In cambio Netflix si è impegnata ad investire ogni anni sul mercato francese 40 milioni di euro per non meno di 10 film locali. Il 17% di questa cifra dovrà essere investita in film a basso budget, inferiore a 4 milioni.
Ricordiamo che in Italia non c’è mai davvero stata una finestra di esclusiva per i film Netflix, che apparivano nelle sale e sulla app contemporaneamente o con esclusive limitate a pochi giorni. Il nostro sistema, così come quello di altri paesi europei è sempre stato un sistema assai meno rigido e protezionista di quello francese, che evidentemente tiene alla salute del proprio mercato cinematografico interno, il più importante e ricco d’Europa, poco desideroso di cedere le armi senza battagliare davvero con i giganti dello streaming.
Lì dove il cinema è nato alla fine dell’Ottocento, l’esperienza cinematografica è ancora un valore da preservare, lasciando ai surrogati televisivi lo spazio che avrebbero dovuto effettivamente avere.