All’inizio degli anni ’90 all’apice del suo successo nel cinema action di Hong Kong, John Woo viene sedotto dalle sirene americane.
Dirige prima un film con Van Damme, quindi John Travolta e Christian Slater in Broken Arrow, infine raggiunge con Face Off un successo travolgente anche negli Stati Uniti che lo spinge fino a sostituire De Palma nel secondo capitolo di Mission: Impossible.
Il suo ultimo film americano tuttavia è il dimenticabile e dimenticato Paycheck con Ben Aflfleck e Uma Thurman, tratto da Philip K.Dick.
Quindi il ritorno in Cina, il kolossal cappa e spada La battaglia dei Tre Regni e qualche altro lavoro minore, come è capitato a troppi dei maestri di quella stagione irripetibile del cinema hongkonghese.
Ora per il regista nato a Guangzhou si riaprono le porte del cinema americano: Woo tornerà a Hollywood per dirigere il thriller d’azione Silent Night, dove un padre è costretto a scenere nei bassifondi criminali, per vendicare la morte del giovane figlio. Prodotto da Basil Iwanyk (John Wick, Sicario), il film avrà come protagonista Joel Kinnaman e sarà raccontato interamente senza dialoghi!
Un’impresa che forse solo un regista formalista e barocco come Woo poteva accettare.