Paolo Sorrentino ritorna alla Napoli della sua infanzia, con il prossimo film, prodotto da Netflix e intitolato È stata la mano di Dio (Hand of God).
Il riferimento probabile è alle parole che Diego Maradona, eroe incontrastato della Napoli di quegli anni, riferì ai cronisti, in merito al gol segnato di pugno, nella storica partita dei quarti tra Argentina e Inghilterra al mondiale di Mexico ’86.
Il film è prodotto da Lorenzo Mieli per The Apartment, del gruppo Fremantle, e da Paolo Sorrentino.
Dopo moltissimi anni si rompe così il sodalizio con Indigo Film.
Per Netflix Sorrentino aveva girato nei mesi scorsi un cortometraggio delizioso, che è confluito nel collettivo Homemade.
Le riprese partiranno a breve a Napoli.
“Sono emozionato all’idea di tornare a girare a Napoli, vent’anni esatti dopo il mio primo film – dichiara Paolo Sorrentino – È STATA LA MANO DI DIO è, per la prima volta nella mia carriera, un film intimo e personale, un romanzo di formazione allegro e doloroso. Sono felice di condividere questa avventura col produttore Lorenzo Mieli, la sua The Apartment e Netflix. La sintonia con Teresa Moneo, David Kosse e Scott Stuber – di Netflix, sul significato di questo film, è stata immediata e folgorante. Mi hanno fatto sentire a casa, una condizione ideale, perché questo film, per me, significa esattamente questo: tornare a casa”.
Scott Stuber, il capo della divisione film di Netflix è entusiasta: “Paolo è un autore straordinario, uno dei protagonisti del cinema mondiale. È STATA LA MANO DI DIO è un film personale che lo riporta a Napoli, la sua città, ed è una storia scritta splendidamente con il suo stile inconfondibile”.
Vi consigliamo la bellissima intervista di Malcom Pagani a Sorrentino, pubblicata qualche settimana fa su Vanity Fair. Lì ci sono parole e ricordi, che forse troveremo anche nel suo nuovo film.