Pubblichiamo anche qui il nuovo comunicato stampa del Festival di Cannes, che segue la conferenza di Macron di ieri sera che ha comunicato il bando per venti pubblici almeno fino alla fine del mese di luglio e il mantenimento della chiusura delle frontiere.
L’ipotizzato spostamento del festival a fine giugno diventa così irrealizzabile.
Tuttavia l’idea di Fremaux e Lescure è quella di confrontarsi con il mondo del cinema francese e internazionale, per immaginare una forma che possa salvaguardare lo spirito del festival, la salute pubblica e la sua utilità sul piano industriale, ammesso che le sale in qualche modo possano riaprire, almeno in autunno.
Verosimilmente potrebbero essere organizzate visioni e incontri online, almeno per le sezioni collaterali e per Un certain regard. Potrebbe, in qualche modo, essere messo in piedi persino un marché sperimentale.
Tuttavia rimane da verificare il senso di un’operazione, che dovrebbe essere ancillare ad una qualche forma di distribuzione, e che rischia invece di perdere senso, poichè anche quando le sale riapriranno, avranno numeri ridotti e verosimilmente ancora meno spazio per il cinema che Cannes e gli altri festival promuovono.
Il rischio allora sarebbe quello di fare un festival per Amazon, HBO Max, Netflix, Hulu, Apple Tv+ e le altre piattaforme digitali, che – paradosso dei paradossi – Cannes ha sempre ostracizzato.
Difficile inoltre che ci sia tuttavia un concorso ufficiale, soprattutto perchè qualcuno potrebbe immaginare di presentare il proprio lavoro più avanti, magari a Venezia a settembre o a New York ad ottobre o persino a Berlino a febbraio, in un contesto nuovamente normale, che non mortifichi le priorità che un festival dovrebbe avere e che in una versione online sarebbero completamente sacrificate.
In ogni caso, staremo a vedere.
Questo è il comunicato ufficiale:
Following the French President’ statement, on Monday, April 13th, we acknowledged that the postponement of the 73rd International Cannes Film Festival, initially considered for the end of June to the beginning of July, is no longer an option.
It is clearly difficult to assume that the Festival de Cannes could be held this year in its original form.
Nevertheless, since yesterday evening we have started many discussions with professionals, in France and abroad. They agree that the Festival de Cannes, an essential pillar for the film industry, must explore all contingencies allowing to support the year of Cinema by making Cannes 2020 real, in a way or another.
When the health crisis, whose resolution remains the priority of all, passes, we will have to reiterate and prove the importance of cinema and the role that its work, artists, professionals, film theatres and their audiences, play in our lives. This is how the Festival de Cannes, the Marché du Film and the parallel sections (Semaine de la Critique, Quinzaine des Réalisateurs, ACID), intend to contribute. We are committed to it and we would like to thank everyone who is by our side, public officials (Cannes’ City Hall, Ministry of Culture, the CNC), industry members as well as our partners.
Each and everyone knows that many uncertainties are still reigning over the international health situation. We hope to be able to communicate promptly regarding the shapes that this Cannes 2020 will take.