Vi abbiamo raccontato nelle settimane scorse dei continui record al box office della Disney, che in appena sette mesi ha superato ogni record storico e si appresta a chiudere il 2019 con un risultato straordinario, grazie a Frozen 2, Maleficient 2 e all’ultimo Star Wars.
Ma non è tutto ora quello che luccica. Ieri il titolo ha chiuso con un -4%, quando Bob Iger il CEO e Presidente della compagnia ha presentato i dati del terzo trimestre di stagione, al di sotto delle attese degli analisti.
Ci si attendeva un fatturato di 21,4 miliardi di dollari, mentre ci è fermati 20.3, con un guadagno di 1.35 dollari per azione, rispetto ai previsti 1.71.
Pesa, in realtà, l’acquisizione della Fox per 71 miliardi, e pesano gli investimenti per il lancio della piattaforma streaming Disney+ e l’acquisizione di Hulu.
La Fox ha perso 170 milioni nel trimestre, soprattutto grazie all’ennesimo inutile X-Men: Dark Phoenix e all’impasse che ha preceduto la fusione. Nella stagione in corso è addirittura settima tra le major, dietro anche alla piccola Lionsgate. L’ultimo suo grande successo è stato Bohemian Rhapsody.
Il settore streaming è invece in passivo di 550 milioni di dollari, in attesa del lancio autunnale di Disney+.
Vanno invece benissimo i parchi divertimenti e il settore cinema, che ha guadagnato 3,8 miliardi, con un incremento del 33%, rispetto all’anno scorso.
Le News di ESPN continuano a produrre utili, ma i numeri di ascolto sono in calo.
In particolare Iger si è soffermato sulla Fox, chiarendo sostanzialmente che la storica casa di produzione diventerà un’altra label della Disney, come la Lucasfilm, la Pixar e la Marvel.
Lancerà una decina di film a stagione, la metà dei quali per le piattaforme streaming.
Emma Watts per ora è confermata a capo della produzione ed è stata invitata a concentrarsi sui franchise noti: Avatar, Kingsman, Il pianeta delle scimmie, Agatha Christie e il nuovo Spielberg di West Side Story, mentre i supereroi (I fantastici 4, X-Men e Deadpool) sono passati direttamente a Kevin Feige della Marvel.
Iger ha chiarito anche il ruolo di Fox Searchlight, diretta da Steve Gilula e Nancy Utley, che si è sempre occupata dei film più adulti e prestigiosi della società, tra i quali i premiatissimi La favorita, The Shape of Water, Tre Manifesti, Jackie, Birdman, The Grand Budapest Hotel, 12 anni schiavo, The Tree of Life: “Fox Searchlight will continue to make the prestige films it’s known for, while expanding its high-quality original storytelling into the [direct to consumer] space”.
Quindi anche per la Searchlight l’obiettivo sarà di espandere ai servizi di streaming i propri contenuti.