Quarant’anni di storia italiana fanno da sfondo al nuovo film girato da Gabriele Muccino.
I migliori anni è interpretato da Claudio Santamaria, Kim Rossi Stuart, Micaela Ramazzotti, Piefrancesco Favino e Emma Marrone.
Le riprese si sono interrotte a quattro giorni dalle fine per uno sciopero delle maestranze, in vista del rinnovo del CCNL, e per Muccino è stata l’occasione per fare il punto sul suo nuovo lavoro.
“È un film epico, sulla ciclicità della vita, una grande storia di amicizia e amore, che cerca di raccontare gli italiani e come sono cambiati, ma senza nostalgia perché il racconto è fatto sempre al presente nelle diverse epoche. Un grande affresco che racconta chi siamo, da dove veniamo e anche dove andranno e chi saranno i nostri figli. E’ un film pieno di speranza che guarda al domani pensando sempre che sarà migliore.”
“Il padre di questo tipo di racconto è Rodolfo Sonego, ma ci sono tre o quattro passaggi presi da C’eravamo tanto amati di Scola e Maccari. Sono un omaggio. Ma ho voluto pagare i diritti perché non volevo sembrasse un plagio. Ma non è assolutamente un remake”.
Un film politico inevitabilmente, che comincia con la fine degli anni di Piombo e arriva al qualunquismo rabbioso di oggi.
Chissà che Muccino non ci riservi qualcosa di buono questa volta: sembra essere sempre un regista capace di tirar fuori un grande film, prima o poi, anche se spesso gli è mancata la cultura, il rigore e il senso della Storia, per assecondare il suo talento visivo.
Il film uscirà a San Valentino del 2020.