Cannes 2016. Hell or High Water

Hell or High Water 1

Hell or High Water**1/2

Un certain regard

Two brothers, an ex-con and a divorced father face the foreclosure of their family’s farm and decide to team up for a string of adrenaline filled heists. A seasoned lawman tracks their bank-robbing spree and is determined to take them down.

Il nuovo film di David Mackenzie (Young Adam, Perfect Sense, Starred Up) e’ una malinconica e disincantata avventura western, ambientata nel West Texas, nella quale due fratelli, Toby – appena divorziato – e Tanner – uscito di prigione dopo dieci anni al fresco – decidono di ripagare il mutuo, che pende sulla proprieta’ di famiglia, rapinando le filiali dello stesso istituto ed intestando poi il terreno, nel quale e’ stato trovato il petrolio, ai due figli.

Per farlo hanno solo una settimana di tempo: la banca è pronta ad espropriarli. Il piano e’ ben congegnato: l’istituto ha filiali solo in Texas e le somme rapinate sono talmente basse, da non interessare l’FBI.

Per di piu’ il nuovo sistema di sorveglianza video istallato nelle filiali, non supporta la registrazione.

Tutto sembra procedere per il verso giusto, ma un vecchio Ranger, Marcus, ad un passo dalla pensione, si mette sulle loro tracce…

Scritto da Taylor Sheridan (Sicario) e diretto da un regista inglese eclettico e ispirato, il film e’ un ritratto spietato del Texas impoverito dalla crisi e depredato dalle banche.

Piu’ volte ricorre nel film la metafora degli indiani d’america, depredati dalla loro terra con una violenza solo piu’ esplicita di quella che gli istituti di credito usano per i loro debitori.

I due fratelli sono in fondo ‘robin hood’ moderni, che rubano alla stessa banca che vorrebbe depredarli, per poche migliaia di dollari, di un terreno, che sta per fruttare una fortuna in petrolio.

Il duello tra i due criminali fuggitivi e la coppia di ranger, che li seguono, e’ pieno di notazioni e digressioni ironiche. Il viaggio dei due fratelli diventa così una sorta di avventura picaresca alla Butch Cassidy, attraverso le radici profonde del sud e in un paese che ha perso la propria identità e il proprio spirito.

Non è un caso che i momenti piu’ divertenti arrivino in un paio vecchi diners. 

La colonna sonora di Nick Cave e Warren Ellis contribuisce al tono crepuscolare del film, che le interpretazioni di Jeff Bridges, Ben Foster e Chris Pine rendono ancor piu’ esplicito.

Nulla di nuovo sotto il sole del Texas, ma il film di Mackenzie e’ ben orchestrato e corre veloce, come le auto dei fuggitivi. Non e’ poco.

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