Ho lasciato entrare la tempesta (Burial Rites) è stato il libro d’esordio di Hannah Kent, ambientato in Islanda.
Il romanzo diventerà presto un film diretto da Luca Guadagnino e Jennifer Lawrence.
Strega, seduttrice, colpevole, assassina: Agnes Magnúsdóttir è accusata di molte cose. Perché nell’Islanda dell’Ottocento – immersa nella nebbia come in mille superstizioni – lei, con la sua bellezza, il suo animo ribelle, la sua intelligenza troppo vivace, è diversa da tutte. Diversa anche per l’uomo che si è scelta: Natan Ketilsson, un uomo più vicino ai diavoli dell’inferno che agli angeli del paradiso, come mormorano nel villaggio, capace di risuscitare i morti con pozioni a base di erbe conosciute solo da lui. E ora che Natan è morto, ucciso da diciotto coltellate, il villaggio decide che la colpevole dell’efferato omicidio non può che essere lei, Agnes. La donna che lo amava. E mentre, ormai condannata, attende la morte per decapitazione, Agnes racconta la sua versione della storia alle uniche persone amiche che il destino le concede nei suoi ultimi giorni: la moglie del suo carceriere, e un giovane e inesperto confessore.
Guadagnino ha sostituito all’ultimo Gary Ross, che con la Lawrence aveva già lavorato a Hunger Games.
La Lawrence produrrà il film con Allison Shearmur e Justine Ciarrocchi per la TriStar Pictures, una divisione della Sony.