Lo sciacallo – Nightcrawler ***
Louis Bloom è un ladruncolo senza scrupoli, perso in una Los Angeles notturna e silenziosa che sembra uscita da un romanzo di Ellroy.
Rivende i suoi furti per pochi spiccioli, con una prosopopea degna di miglior fortuna.
Si informa su internet, si muove di notte, non indietreggia di fronte a nulla. Una sera si imbatte in un incidente su una delle highway più trafficate. Subito accorrono, oltre alla polizia, i cameramen assetati di immagini e notizie per i telegiornali del mattino.
Basta una videocamera ed un device per intercettare le frequenze della polizia. E poi vince il più veloce.
Bloom fiuta il business, ruba una bici e la rivende in cambio di quello che gli serve. Monta in macchina e si tuffa nella notte. In poco tempo impara quello che può essere utile ai network: incidenti, furti, rapine, sangue nei quartieri bene, vittime bianche, la recrudescenza di una crimewave, che le news enfatizzano, anche in controtendenza rispetto al calo della criminalità.
Ma il pubblico della mattina è assetato di notizie shock.
Bloom convince un povero sbandato a lavorare per lui per pochi spiccioli a sera e intreccia una relazione di servizio con l’esperta direttrice di un telegiornale locale, che non si fa scrupolo di mostrare sangue e ferite sin dalle sei di mattina, in cerca di qualche punto di share che possa salvarle il posto.
La notte è fatta di strade diritte e luci al neon, macchine veloci e traffici oscuri.
Bloom rifiuta ogni collaborazione, ha studiato marketing online e sa perfettamente dove vuole arrivare. Chiama la sua inesistente società Video Production news e quando si trova ad arrivare sulla scena di un crimine, prima della polizia, usa la sua videocamera come un’arma, riprendendo tutto e usando le sue informazioni per alterare la realtà a suo beneficio.
Nightcrawler è straniante e surreale, più riuscito nella prima parte, meno nella seconda, ma tratteggia un ritratto di solitudine e avidità contemporanea, che colpisce.
Gyllenhaal è sempre più magro e scavato, con gli occhi sporgenti e la sicurezza di chi non ha nulla da perdere. Il suo Louis Bloom è un antieroe senza scrupoli e senza paura, sempre apparentemente glaciale, capace di mettere nel conto ogni imprevisto.
Un perfetto imprenditore di sè, che ha assimilato superficialmente le parole d’ordine di un cacciatore di teste e che si muove nel mondo del lavoro e dello spettacolo con la sicurezza ed i modi melliflui di chi ha scelto l’ipocrisia come vestito quotidiano.
Dopo lo straordinario ritratto di Prisoners, Gyllenhaal è altrettanto convincente in questo Nightcrawler: il suo Louis Bloom è un uomo senza passato e senza affetti. Tutto quello che ha è la sua apparente sicurezza. In mondo in cui tutti vivono sospesi ad un filo sottile, la sua rapacità è un arma potente.
Il film è stato scritto e diretto da Dan Gilroy, già sceneggiatore per The Fall, Reel Steel, The Bourne Legacy. Il più noto fratello Tony l’ha prodotto, il gemello John l’ha montato e la moglie Renè Russo ne è la co-protagonista. Una produzione familiare si potrebbe dire.
In ogni caso è un esordio promettente.
[…] Marco Albanese @ Stanze di Cinema [Italian] […]