Nel weekend tradizionalmente ricchissimo del 4 luglio, il box office americano si scopre improvvisamente povero.
Meno 47% rispetto all’anno scorso. Un tracollo epocale. Figlio di un paio di film sbagliati e di un’arroganza che le major prima o poi cominceranno a pagare.
Michael Bay ed il suo produttore la settimana scorsa si era fatti beffe delle stroncature a Transformers 4, ma il film è crollato del 63% in sette giorni: 36 milioni nel secondo weekend e 174 complessivi per un film che ne è costati 210 solo di produzione.
Evidentemente chi ha visto il film non l’ha consigliato o forse, esaurito lo zoccolo duro dei fans ad ogni costo, gli americani hanno letto le recensioni, prima di comprare il biglietto…
Gli incassi mondiali sono stupefacenti: 575 milioni, soprattutto grazie alla Cina, dove il film di Bay è volato ad oltre 200 milioni. Ma dove le major fanno davvero i soldi è nello sfruttamento interno…
Al secondo posto un altro equivoco: Melissa McCarthy, discreta comprimaria in commedie sboccate diventa protagonista assoluta con Tammy ed il film incassa solo 21 milioni.
Al terzo posto l’horror Deliver us from evil con Eric Bana, Édgar Ramírez, Olivia Munn: solo 9,5 milioni però…
Male anche il resto della classifica che piange calde lacrime.
Pochi i film che hanno davvero incassato più del doppio delle spese di produzione: da sempre l’indice più affidabile per decretare il successo…
In Italia, dopo cinque settimane finisce il regno di Maleficent e di Angelina Jolie, che scende al terzo posto, ma si avvicina ai 13 milioni: Le origini del male fa 372.000 euro e sale in vetta, Babysitting è secondo con 234.000.
Il resto sono spiccioli: anche da noi il weekend è stato catastrofico, esattamente come sette giorni fa.