The film follows a man (Mikkelsen) stranded in the Arctic, who is finally about to receive his long awaited rescue. However, after a tragic accident, his opportunity is lost and he must then decide whether to remain in the relative safety of his camp or embark on a deadly trek through the unknown for potential salvation.
Sia pure come film di mezzanotte, questo Arctic, diretto dal carneade Joe Penna, trentenne brasiliano con un passato da musicista, è un altro orrendo film di sopravvivenza, che sfida l’intelligenza dello spettatore e ne mette a dura prova la pazienza.
Mads Mikkelsen è precipitato con il suo aereo in mezzo al ghiaccio dell’Artico. Non sapremo nulla: chi è? cosa fa? perchè viaggiava sull’artico? chi era con lui sull’aereo?
Ha una sua routine giornaliera, fatta di progressive esplorazioni del territorio, tentativi di comunicazione col mondo esterno, la realizzazione di un grande SOS sulla neve e la pesca del salmone, unica forma di sostentamento.
Ad un certo punto un elicottero, venuto verosimilmente a salvarlo, a causa della tempesta precipita nella neve. Si salva solo la co-pilota, che tuttavia è moribonda e tale rimane per tutto il film.
Grazie alle carte e ai mezzi che recupera, a bordo dell’elicottero, Mikkelsen capisce come arrivare alla più vicina stazione. Invece di incamminarsi e tornare indietro velocemente per recuperare la donna, decide di portarsela dietro, caricata su una slitta. In modo da rendere il viaggio, già impervio, praticamente impossibile.
Ovviamente la strada più breve è impraticabile da affrontare con la slitta, i due vengono attaccati da un orso bianco e Mikkelsen precipita in una grotta sotterranea rompendosi una gamba.
Inno supremo alla stupidità umana, almeno quanto allo spirito di sopravvivenza, il film non aggiunge nulla a quanto abbiamo visto molte volte nel corso degli ultimi anni da 127 ore a All is lost. Di suo Penna ci mette veramente pochissimo, lasciando Mikkelsen a bofonchiare versi incomprensibili, in una solitudine che l’elicotterista moribonda non lenisce in alcun modo e che anzi rischia di rendere fatale.
97 minuti di noia senza fine, nella neve e nel ghiaccio. Piazzarlo fuori concorso a mezzanotte è un invito al sogno. Tanto nel film è tutto già scritto, compreso il finale consolatorio, falso come una moneta da 3 euro.
CREDITS
Joe PENNA – Director
Joe PENNA – Script / Dialogue
Ryan MORRISON – Script / Dialogue
Tómas Örn TÓMASSON – Director of Photography
Ryan MORRISON – Film Editor
Joseph TRAPANESE – Music
Atli Geir FRÉTARSSON – Set decorator

