Questa settimana due film da tenere d’occhio: innanzitutto Offside, l’ultimo film di Jafar Panahi, il regista iraniano costretto in carcere e poi agli arresti domiciliari da oltre un anno.
Panahi è stato condannato a 6 anni di carcere e gli è stato impedito di girare film per i prossimi 20.
Offside aveva vinto l’Orso d’argento a Berlino cinque anni fa, ma non era mia uscito nel nostro paese. Ora arriva nelle sale grazie all’opera meritoria di Bolero Film: assistente e collaboratore di Kiarostami, Panahi è tra gli esponenti di spicco della nouvelle vague iraniana degli anni ’90. Esordisce come regista nel 1995, con Il palloncino bianco, che vince la Caméra d’Or a Cannes, cinque anni più tardi, la consacrazione internazionale con Il cerchio che si impone a Venezia e vince il Leone d’Oro, mentre nel 2003 Oro rosso è premio della giuria a Un Certain Regard a Cannes.
Nel 2006 arriva Offiside, il suo film più accessibile, maturo, che parla del desiderio di una ragazza di assistere ad una partita di calcio. Sembrerebbe una cosa semplice. Eppure in un paese come l’Iran nulla è davvero semplice.
Riscopritelo, se lo trovate in sala. La testimonianza umana, prim’ancora che la bravura di Panahi valgono davvero una visione.
Esce in sala anche Greenberg, una sconclusionata commedia amara, in cui ben Stiller vorrebbe interpretare finalmente un ruolo serio e senza compromessi. Ne esce fuori il ritratto di un uomo depresso, scostante, un fallito senza speranza, incapace di relazionarsi con gli altri.
Noi l’abbiamo recensito in anteprima.
Weekend dell’8 aprile 2011
Offside di J.Panahi
Lo stravagante mondo di Greenberg di N.Baumbach **