Agora, il nuovo film Alejandro Amenabar (Apri gli occhi, The Others, Mare Dentro), presentato a Cannes fuori concorso, ha sbancato i botteghini spagnoli, incassando quasi 17 milioni di dollari nei primi 10 giorni di programmazione, diventando velocemente il film più visto dell’anno.
Interpretato splendidamente da Rachel Weisz, Agora è ambientato ad Alessandria d’Egitto nel IV secolo d.c., quando la matematica ed astronoma Ipazia cerca di evitare che i cristiani facciano scempio della famosa biblioteca e travolgano con le armi della fede, le conquiste della cultura del tempo.
Il film di Amenabar è un grande romanzo storico, un peplum raffinatissimo: un monito sulle conseguenze nefaste di ogni fondamentalismo ed un appello alla ragione, alla bellezza del metodo socratico, alla tolleranza delle idee che nasce dal confronto e dalla legittimità del punto di vista degli altri.
Qui trovate il mio commento “a caldo”, dopo la visione festivaliera.
Purtroppo il film, costato 75 milioni di dollari – un record per una produzione europea – non ha ancora un distributore italiano: secondo alcuni, dipingere i Cristiani di allora come i Talebani di oggi è scomodo e forse inaccettabile, per un paese a doppia sovranità come il nostro.
Per altri invece il disinteresse è giustificato solo dalla natura del film in costume e dall’apparente scarso appeal commerciale.
La scusa mi sembra reggere poco, in un panorama cinematografico dove si tende a distribuire praticamente tutto: cose orribili, di pessimo gusto, commerciali e non commerciali…
La Focus Features ha ceduto i diritti di distribuzione in molti paesi europei, ma non negli Stati Uniti.
Il successo clamoroso in Spagna, forse potrà aprire le porte a nuovi accordi in tutto il mondo.
Ce lo auguriamo…
ma scusate la famosa biblioteca di Alessandria d’Egitto non fu distrutta da un incendio?!
Se non ricordo male sotto Giulio Cesare….
E se le nozioni del mio autorevole prof di Italiano, Massimo Disalvatore, sono precise, ci disse che fu un atto programmato dal “bravo” Gilio Cesare..
E poi sti cristiani come TAlebani?!?!!? MA se dovevano salvarsi la pelle…potevano pensare alla biblioteca, presuntamente ricostruita ,di Alessandria d’Egitto?!
I cosidetti kolossal che vengono creati sui pressapochismi storici per le masse , per lo più, di cerebro lesi che non conoscono la storia…………..E’ una cosa che mi fa imbestialire
Un pò polemico, si probabilmente.
Un cordiale saluto a tutti quanti
Paolo Seneca
Caro Paolo, sarebbe bastata un’occhiata qui [http://it.wikipedia.org/wiki/Ipazia] per accorgerti che forse il pressapochismo storico non è quello su cui è stato costruito il film Agora.
Quanto poi alle interpretazioni di quei fatti, naturalmente ogni critica è legittima!
Eppure il film non vuole essere contro qualcuno, ma a favore del dialogo. Non è poco!
M.
Come vedi mi sono fatto prende dal patos
Risultato che una delle rare volte che il film riproduce la verità storica, ho fatto cilecca.
A questo punto spero di riuscire a vedere il film in italia.
Sempre complimenti per le recensioni
Ciao
Paolo
[…] il kolossal spagnolo, diretto da Alejandro Amenabar (The others, Mare dentro) e presentato tra mille polemiche a Cannes 2009, nonostante la palese ostilità del Vaticano, uscirà nelle sale italiane il 30 […]
La biblioteca di Alessandria fu distrutta altre volte, precedentemente, ma quella volta, i Cristiani ne resero impossibile perfino la ricostruzione. Era anche università e il più importante centro scientifico dell’epoca. Molti scienziati, filosofi e allievi di Ipazia furono uccisi. Una perdita irreparabile per l’umanità. Di lì a poco, anche a causa di questa distruzione, si precipitò nel Medioevo. Chi si salvò fuggì lontano, perfino in India e lì un suo discepolo introdusse la trigonometria. Esiste in Africa, non so più in quale nazione esattamente (devo cercare), una tribù che ha conoscenze astronomiche elevatissime per il contesto in cui si trova. Sanno perfino cose che noi abbiamo scoperto da poco. Sono i discendenti di Alessandrini fuggiti, secondo me, dopo la morte di Ipazia: molto probabilmente erano persone facenti parte della biblioteca/università. Ah! I danni all’umanità perpetrati dal Cristianesimo sono incalcolabili!