Cannes 2013. Le salauds – The bastards

Les-Salauds

Les salauds – The bastards *

Il nuovo film di Claire Denis si candida con grandi probabilita’ a diventare il film piu’ brutto, insensato, ostentatamente pornografico visto a Cannes.

A lungo in predicato per il concorso, saggiamente Fremaux l’ha relegato ad Un certain regard, dove ha lasciato senza applausi e senza parole, la platea della Salle Debussy.

Il film si apre con il suicidio di un industriale vicino al fallimento. La moglie Sandra e’ costretta a richiamare a Parigi il fratello Marco, capitano sulle navi mercantili, per cercare la vendetta: a suo dire il responsabile di tutto sarebbe il finanziere Eduard Laporte.

Marco prende in affitto un appartamento nello stesso palazzo in cui vive Laporte con l’amante ed il figlio.

La figlia di Sandra e’ ricoverata in ospedale: violentata e drogata e’ stata ritrovata a vagare nuda per le strade di Parigi.

Marco stringe una relazione proibita con l’amante di Laporte. Nel frattempo cerca di fare chiarezza e di comprendere sino in fondo le responsabilita’.

Il film della Denis e’ di una pretenziosita’ oscena e disturbante. Composto di frammenti separati che pian piano trovano la loro collocazione, vorrebbe forse mettere in scena un’allegoria anticapitalistica ed un atto d’accusa all’impotenza dell’alta borghesia, che finisce per drogare e stuprare letteralmente i propri figli, in una spirale incestuosa che lascia atterriti.

Il film voleva forse evocare le “belle” imprese di Strauss Kahn? Nasce forse da quel contesto, da quelle suggestioni, da un antagonismo che si trasforma in riprovazione morale?

Difficile a dirsi.

La storia e’ talmente implausibile e cosi’ intimamente sadica nella sua messa in scena dei rapporti sociali e personali, che finisce per avere l’effetto opposto a quello voluto forse dalla regista.

Il racconto e’ di una grevita’ pornografica del tutto ingiustificata, la Denis pare animata da un risentimento e da una rabbia degne di miglior causa. Il suo film ha svolte narrative del tutto incongrue, propone flashforward incomprensibili e si chiude con una delle scene piu’ crude e ributtanti che ci sia capitato di vedere ad un festival.

Peccato che si siano prestati a quest’opera ignobile, attori del talento di Chiara Mastroianni, Vincent Lindon e Lola Creton, che la Denis fa vagare completamente nuda ed insanguinata per tutto il film, senza neppure lasciarle una battuta di dialogo.

Les salauds

 

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