Box Office 2024: l’Italia tiene, la Francia vola

Terminato il 2024 è tempo di primi bilanci al box office italiano e internazionale.

Nonostante i timori, il 2024 è stato un anno di tenuta sul fronte nazionale. Senza il fenomeno C’è ancora domani e il Barbenheimer, il botteghino ha retto benissimo, replicando gli stessi incassi del 2023: 493,9 milioni contro 495,7 milioni. Il calo è minimo. E se guardiamo ai biglietti staccati siamo a 69,7 milioni, meno di un milioni in meno rispetto all’anno scorso. Certo, siamo ancora lontani dai 97 milioni del 2019, ma il crollo del post COVID è stato rintuzzato per due anni di fila.

Il prezzo medio del biglietto è salito 7,08 euro.

La top ten italiana vede Inside Out 2 in testa con 46 milioni, seguito da Oceania 2 con 19,5, Deadpool & Wolverine con 18, Cattivissimo me 4 con 17,6 e Mufasa – Il Re Leone con 14,7 destinato a salire ancora e Kung Fu Panda 4 con 11,6. E’ evidente il successo dell’animazione, anche quella non particolarmente riuscita, dei sequel/prequel e di un’infantilizzazione del pubblico piuttosto desolante.

Gli unici film originali in classifica sono Povere creature! di Lanthimos e Il ragazzo dai pantaloni rosa, nono e decimo.

Tra i distributori in vetta Disney con 122 milioni (quasi il 25% del B.O.), seguita da Eagle con 74 milioni, Warner con 63, Universal 53, 01/Raicinema con 38 e Lucky Red 32, quindi Vision con 23 e Medusa con 21.

La quota del cinema italiano rimane stabile al 24%. Bisogna tornare al 2016 per trovare un dato significativamente maggiore e al 2011 per trovare il picco del 33% in questo secolo.

Interessante l’incidenza dei primi dieci titoli sul totale del botteghino: il dato è salito come l’anno scorso oltre il 37%. Pre-COVID era raro superasse il 30%. La carenza del prodotto medio è quella che sta creando il gap con i dati prepandemici. Ed è proprio quel prodotto medio che oggi sembra appannaggio delle piattaforme.

In un panorama internazionale che sembra vicino al ritratto italiano di strenua resistenza, spicca invece la Francia che ha fatto segnare un piccolo trionfo d’incassi, con 181 milioni di biglietti staccati, in miglioramento rispetto all’anno scorso e in perdita di appena il 10% rispetto agli anni pre-COVID.

E questo nonostante la debolezza del cinema americano. Il cinema francese ha colmato i vuoti, raccogliendo addirittura il 44% degli incassi complessivi e conquistando tre dei primi cinque posti con Un p’tit truc en plus, primo incasso dell’anno con 10,8 milioni di biglietti venduti, Il conte di Monte Cristo, secondo con 9,3 milioni e L’amour ouf, quinto con 4,8 milioni.

Un dato impressionante, che conferma la Francia come il mercato leader in Europa e la forza trainante a livello occidentale.

Negli Stati Uniti il box office ha fatto segnare un dato simile rispetto al 2023, con 8,7 miliardi rispetto ai 9 dell’anno precedente, superando le previsioni ampiamente.

Tra le major, Disney ha chiuso l’anno con 2,2 miliardi d’incasso (+17%), rimanendo l’unica a superare i 2 miliardi nell’era post-COVID.

I tre titoli maggiori sono stati Inside Out 2 con 652 milioni, Deadpool & Wolverine con 636 milioni e Oceania 2 con 403 milioni.

Universal ha chiuso seconda con 1,88 miliardi (-3%), grazie a Wicked (403 milioni), Cattivissimo Me 4 (361), Twisters (267).

Warner solo terza con 1,1 miliardi (-17%), raccolti soprattutto da Beetlejuice, Beetlejuice (294 milioni), Dune: Part Two (282 milioni), Godzilla e Kong (196).

Sony chiude a 1 miliardo come l’anno scorso, Paramount a 879 milioni (+5%), Lionsgate a 252 (-57%), Amazon MGM Studios a 249 (-8%) A24 a 201 (+47%).

 

 

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