Contrariamente a quanto avvenuto con la prima parte, la Warner non farà debuttare la seconda parte di Dune alla Mostra di Venezia a settembre.
La decisione sembra ormai presa: si parla di effetti speciali non ancora pronti e di un’uscita fissata al 3 novembre, troppo lontana dalla Mostra.
Mi paiono entrambe scuse di comodo, soprattutto perchè arrivano a fine marzo, quando mancano ancora cinque mesi alla Mostra e sette all’uscita in sala.
Non pare che la Warner abbia compreso la lezione di Top Gun: Maverick ed Elvis: ovvero che anche i blockbuster americani possono ricevere una spinta vera dalla partecipazione ai grandi festival europei.
Non è un caso se Martin Scorsese porterà il suo Killer of the Flower Moon a Cannes quest’anno, a fianco al nuovo Indiana Jones. E che Netflix imposta da anni tutta la sua campagna per i film di maggior prestigio sulla presenza alla Mostra.
Venezia poi per il suo posizionamento strategico è rimasto l’unico red carpet di prestigio prima della fine dell’anno, un volano di marketing e di creazione di hype senza pari.
Dune: Parte Due debutterà al New York Film Festival? A Londra? A San Sebatian? Da nessuna parte?
O forse al TIFF dove Villeneuve è di casa, ma sostanzialmente si sovrappone agli ultimi giorni della Mostra?
Lo sgarbo a Venezia resta notevole, soprattutto perchè il lancio della prima parte, in anni di COVID, era stato un momento di eccezionale visibilità per il film di Villeneuve.