Alla fine la Disney ha deciso di far debuttare l’ultimo dei suoi remake live action, Mulan, diretto da Niki Caro, direttamente sulla sua piattaforma Disney+.
Solo che gli abbonati non l’avranno gratis, dovranno pagare ben 29,99 dollari per poterlo vedere, oltre naturalmente al canone mensile/annuale già versato.
E’ una somma finora mai raggiunta per un film in streaming, di 10 dollari superiore a quella imposta da Universal per i suoi film di marzo/aprile, che pure non comprendevano fee di abbonamento.
Il nuovo Ceo di Disney, Bob Chapek, che ha preso il posto di Bob Iger, ha dichiarato che la decisione su Mulan sarà “un caso isolato” e non rappresenta una nuova strategia commerciale per Disney, che deve recuperare in fretta il budget di 200 milioni del film.
Il calcolo è presto fatto: a questo prezzo saranno sufficienti circa 7 milioni di acquisti su Disney+.
Considerato che ci sono attualmente 55 milioni di abbonati alla piattaforma, direi che il risultato sarà raggiunto senza grandi problemi, persino in un Paese piegato da una crisi devastante, da disoccupazione spaventosa e dalla paura.
Gli unici sconfitti sono gli esercenti, che attendevano dalla Disney un aiuto per riaprire e ripartire.