Intervistato da Vanity Fair, in occasione del lancio del suo nuovo film, Da 5 Bloods, su Netflix, dalla metà di giugno, Spike Lee si è mostrato molto restio e decisamente in controtendenza, rispetto ai messaggi rassicuranti, che spesso sono arrivati dal mondo del cinema, durante il lockdown.
New York è stata l’epicentro del contagio negli Stati Uniti e Lee, protagonista non solo sui set della sua città, ha detto che non ha nessuna intenzione di tornare in una sala o a vedere un partita di baseball, prima di un vaccino.
“They ain’t doing a thing until the vaccine. I know I’m not going to a movie theater. I know I’m not going to a Broadway show. I know I’m not going to Yankee Stadium.”
“Corona is a bitch. Corona is not playing. You fuck around you’re going to get killed, you’re going to die. I’m not ready to go.”
Facendo poi riferimento ai protocolli che verosimilmente guideranno il ritorno al set delle produzioni fermate, si è detto molto contrariato: “How are you going to do a love scene anymore, or an intimate scene?” Lee asked. “I mean, are you going to do a movie by remote, like ‘Saturday Night Live?’… I don’t know how you do that. So, we’re on pause now.”