E’ morto a 95 anni Stan Lee, papà dell’universo Marvel a fumetti.
Figura imprescindibile dell’immaginario a stelle e strisce, un personaggio amato e controverso, da sogno americano. Soggettista e sceneggiatore, ha creato e plasmato, assieme ad un gruppo forse irripetibile di di maestri della matita, come Jack Kirby, Steve Ditko, John Romita, John Buscema, tutti i principali supereroi Marvel, dai Fantastici Quattro all’Uomo Ragno, dagli Avengers agli X-Men.
Suo il merito (anche se su questo tema ci sono controversie, che aggiungono fascino alla sua storia) di avere creato i supereroi con super problemi, di averli inseriti nella nostra realtà quotidiana (in particolare a New York), e di avere dato forma a quella continuity e a quell’effetto da romanzo d’appendice, che ancora oggi sono alla base del successo della Marvel.
Personaggio vulcanico, protagonista appariscente, ha tenuto le redini della Marvel per lungo tempo, e ha poi creduto alla visione cinematografica, ritagliando per sè un ruolo alla Hitchcock, con un cameo in ogni film del Marvel Cinematic Universe, fino al prossimo, ultimo Avengers 4.