Uno dei più grandi capolavori dell’era del cinema muto, Napoleon di Abel Gance, torna nelle sale inglesi e poi in homevideo nel corso del prossimo autunno, grazie al lavoro dello storico Kevin Brownlow e del BFI National Archive, che ha provveduto ad un nuovo restauro del film, durato moltissimi anni.
Il film di Gance è uno dei grandi misteri della storia del cinema: già all’origine ne esistevano diverse versioni di diverse durate, frutto di due distinte proiezioni originali, la prima all’Opéra e la seconda all’Apollo nel 1927, e del lavoro di sonorizzazione effettuato, solo nel 1935, dallo stesso regista.
Il tentativo degli storici è sempre stato quello di recuperare ed allestire edizioni il più possibile vicine alle intenzioni originali di Gance, che pure ritornò molte volte sulla sua opera, complicando ulteriormente il lavoro filologico.
Nei primi anni ’80 fu Franci Coppola a promuovere un nuovo restauro, nel quale le musiche composte dal padre Carmine avevano sostituito la colonna sonora originale.
Questa volta la BFI ha invece ripristinato anche l’accompagnamento musicale di Carl Davis, creato per la versione del 1979, allestendo un’edizione che vorrebbe essere definitiva.
Difficile però poter apprezzare il film di Gance appieno in homevideo o in una sala qualunque.
Il Napoleon è infatti famoso perchè la battaglia finale fu montata e proiettata con tre diversi proiettori su tre schermi affiancati nel corso della prima del 7 aprile 1927 all’Opéra di Parigi, producendo uno schermo che aveva le proporzioni di 4:1.
La Polyvision ideata da Gance, altro non era che il moderno widescreen.