Una ricerca commissionata a Screen Digest, ha evidenziato la crisi dell’home video, nelle vendite mondiali.
Nei prossimi cinque anni il numero di Dvd e Blu-Ray venduti overseas è destinato a scendere del 3,5% all’anno, secondo le stime della società incaricata.
La differenza con gli Stati Uniti sarà sostanziale, poichè nel 2014 il Blu-Ray rappresenterà il 35% del mercato mondiale, mentre la quota americana sarà attorno al 68%, in mercato che comunque sembra destinato a crollare complessivamente nel quinquennio.
Neppure l’effetto Avatar ha spinto le vendite del Blu-Ray fuori dagli USA. In Inghilterra e nel resto del mondo solo 1 consumatore su 4 ha scelto il film di Cameron nel nuovo formato, mentre la percetuale è del 50% in America.
Un grosso limite all’affermarsi del nuovo formato è il costo. O meglio è il differenziale tra dvd e Blu-Ray, che non sembra destinato a ridursi, proprio per i prezzi da super saldo che molte catene hanno imposto al vecchio dischetto da 4,5 Gb.
In Inghilterra Avatar costava 8 sterline in dvd e 15 in Blu-Ray: troppo per un’economia ancora depressa ed in crisi di consumi superflui, come quella europea…