Academy Awards – La diretta!

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OK, il red carpet è finito. Per i commentatori Zoe Saldana era la più elegante e George Clooney il più acclamato. Adesso il glamour e le chiacchiere stannno a zero. La pubblicità e poi la cerimonia può cominciare…con gli attori!!!

I dieci nominati sono sul palco a raccogliere l’applauso dei colleghi. Comincia il numero musicale, ma senza i due presentatori che arrivano alla fine dal cielo in un mare di piume… a Alec Baldwin e Steve Martin tocca lo speech iniziale pieno di battute, a cominciare da Meryl Streep, l’attrice più nominata della storia, ma anche evidentemente quella che ha perso più volte… arrivano poi gli occhialini 3D per Cameron e le meduse di Avatar, uccise con lo spray… George Clooney si è tagliato la barba e c’è sempre Elisabetta Canalis al suo fianco…

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George Clooney & Elisabetta Canalis

Come tradizione, il primo premio è all’attore non protagonista. Penelope Cruz è la presentatrice, in un bellissimo abito bordeaux.

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E l’Oscar va a: Christoph Waltz per Bastardi senza Gloria. Certamente una delle migliori performance dell’anno. Waltz ringrazia Tarantino che l’ha imbarcato in un lungo viaggio che ha portato sino al palco dell’Oscar: “Oscar and Penélope that’s an über bingo. I always wanted to discover some new continent and I thought I had to go this way, and then I was introduced to Quentin Tarantino, who was putting together an expedition. And this is your welcoming embrace and there’s no way I can ever thank you enough, but I can start right now.” Well done Christopher!

Viene quindi introdotta la clip del primo dei dieci film nominati: The blind side, ancora inedito in Italia.

La formula di annuncio sembra essere cambiata. La tradizionale “And the Oscar goes to”  è sostituita da “And the winner is”.

Cameron Diaz e Steve Carell presentano il miglior film d’animazione, preceduto da una clip con tutti i personaggi dei film che reagiscono all’annuncio della nomination.

E l’Oscar va a: Up di Pete Doctor.

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Miley Cirus e Amanda Seyfried presentano l’Oscar per la miglior canzone, che da quest’anno non sono più parte dello show in diretta! C’è solo una clip che le introduce brevemente…

E l’Oscar va a: Ryan Bingham e T Bone Burnett per The Weary Kind da Crazy Heart. I ritmi veloci della diretta tagliano brutalmente il discorso dei due…

Chris Pine da Star Trek presenta la clip di District 9.

Finora tutto procede speditamente e senza sorprese: i tre oscar assegnati erano abbastanza prevedibili e previsti. Non per questo meno indovinati… La conduzione di Baldwin e Baldwin non mi sembra particolarmente indovinata. I due giocano la parte dell’understatement vs. la spontaneità esuberante, ma l’umorismo sottilissimo di Steve Martin viene un po’ soffocato dalla presenza ingombrante di Baldwin.

La diretta riprende dopo l’immancabile pubblicità: Robert Downey jr e Tina Fey presentano le migliori sceneggiature originali.

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Downey jr gioca a fare l’attore legnoso incapace di leggere il copione…

E l’Oscar va a: Marc Boal per The Hurt Locker, che ringrazia la Bigelow e dedica il premio ai soldati ancora impegnati in guerra ed al padre scomparso da poco: “I was a reporter back from Iraq with the idea for a story about these men on the frontlines of an unpopular war.I would also like to thank and dedicate this to the troops, the 115,000 who are still in Iraq, the 120,000 in Afghanistan and the more than 30,000 wounded and 4,000 who have not made it home. And to my father, who didn’t live to see this, but inspired me and got me up here. He passed away a month ago. He would’ve really liked this a lot. Thanks, dad.” 

La sconfitta di Quentin Tarantino brucia un po’. La serata sembra pendere decisamente sul versante The Hurt Locker…

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Mollie Ringwood e Matthew Broderick introducono una suggestiva clip su John Hughes. Subito dopo la molti degli attori bambini dei suoi film sono sul palco per completare il tributo dell’Academy.

Samuel L. Jackson introduce la clip di Up.

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Zoe Saldana e Carey Mulligan presentano il miglior cortometraggio animato. Taylor Hackford, David Frankel e John Lasseter ricordano le loro vittorie nei corti.

E l’Oscar va a: Logorama di Nicolas Schmerkin. Il discorso del francese è il più divertene sinora…

Quindi tocca al cortometraggio documentario e l’Oscar va a: Music by Prudence di Roger Ross Williams and Elinor Burkett.

Ed infine al cortometraggio di fiction e l’Oscar va a: The New Tenants di Joachim Back and Tivi Magnusson.

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Ben Stiller, truccato come un Avatar, presenta il premio al miglior Make up… parlando in Na’Vi… fantastico!

E l’Oscar va a: Star Trek con Barney Burman, Mindy Hall and Joel Harlow.

Jeff Bridges presenta la clip di A serious man.

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Jake Gyllenhall e Rachel Mc Adams presentano i migliori adattamenti.

E l’Oscar va a: Geoffrey Fletcher per Precious. Anche qui la vittoria di Precious è sorprendente: il favorito era Jason Reitman, ma a quanto pare Tra le nuvole tornerà a casa a mani vuote stasera… Lo sceneggiatore è evidentemente sorpreso: “I don’t know what to say. This is for everybody who works on a dream every day. Precious boys and girls everywhere.”

Queen Latifah introduce una clip sui premi alla carriera, consegnati da quest’anno in una cerimonia a parte. Laren Bacall e Roger Corman sono presenti in sala. Gordon Willis e John Calley sono gli altri premiati.

Robin Williams presenta il premio per le migliori attrici non protagoniste.

E l’Oscar va a: Mo’Nique per Precious. E’ la prima standing ovation della serata. “First, I would like to thank the Academy for showing that it can be about the performance and not the politics.” Mo’Nique ringrazia Hattie McDonald, la prima attrice di colore a vincere nel 1940 e il marito che le ha suggerito di accettare la parte giusta, piuttosto che quella popolare.

Colin Firth presenta la clip di An Education.

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Sigourney Weaver presenta il premio per la migliore scenografia.

E l’Oscar va a: Avatar con Rick Carter e Robert Stromberg (Art Direction); Kim Sinclair (Set Decoration). E’ il primo Oscar per Avatar!

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Tom Ford e Sarah Jessica Parker sono sul palco per i migliori costumi.

E l’Oscar va a: The Young Victoria con Sandy Powell. E’ il terzo Oscar dopo quelli per Shakespeare in Love e The Aviator. La Powell lo dedica ai costumisti dei film contemporanei ed a quelli dei film a basso budget…

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Charlize Theron presenta la clip di Precious.

Baldwin e Martin presentano  una clip dedicata ai film horror che si apre con una loro parodia di Paranormal Ac tivity. Sul palco ci sono Kristen Stewart e Taylor Lautner da Twilight: Lo squalo, L’esorcista, Dracula, Psycho Shining Alien, Nightmare, Rosemary Baby, Misery, Nosferatu, La notte dei morti viventi, Carrie… un montaggio perfetto, come sempre…

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Anna Kendrick e Zac Efron presentano i premi al miglior sonoro, introdotti da uan clip de Il cavaliere oscuro con Morgan Freeman.

E l’Oscar va a: The Hurt Locker con Paul N.J. Ottosson.

Tocca quindi al montaggio effetti sonori. Ed il vincitore è ancora The Hurt Locker con Paul N.J. Ottosson e Ray Beckett.

Elizabeth Banks presenta la clip per i Tech Awards. John Travolta presenta la clip di Bastardi senza gloria.

Sandra Bullock presenta il premio per la migliore fotografia e il vincitore è Mauro Fiore per Avatar, che ringrazia, anche in italiano, ricordando i genitori emigrati con quattro valige e un sogno: “I want to thank the visionary Jim Cameron for an amazing vision of the film. My parents, Lorenzo and Romilda, who came to this country with four suitcases and a dream.”

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Demi Moore introduce la clip “In memoriam” per ricordare tutti quelli che se ne sono andati nell’ultimo anno. Questa volta la clip è accompagnata dal vivo da James Taylor. Le immagini riportano alla mente attori, registi, sceneggiatori, tecnici e produttori: da Patric Swayze a Tullio Pinelli, da Eric Rohmer a Jennifer Jones, da Karl Malden a David Carradine…

J.Lo e Sam Worthington presentano l’Oscar per le migliori musiche originali. La League of Extraordinary Dancers balla sui temi delle cinque colonne sonore nominate.

Il numero è surreale, modernissimo e non fa uso di costumi: tutto è nella straordinaria bravura acrobatica e nella precisione dei ballerini.

E l’Oscar va a: Michael Giacchino per Up. “I know there are kids out there that don’t have that support system so if you’re out there and you’re listening, listen to me: If you want to be creative, get out there and do it. It’s not a waste of time. Do it.”

Bradley Cooper e Gerard Butler presentano il premio per gli effetti speciali visivi ed il vincitore è, naturalmente: Avatar con Joe Letteri, Stephen Rosenbaum, Richard Baneham e Andrew R. Jones.

Jason Bateman presenta la clip di Tra le nuvole.

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Matt Damon presenta i migliori documentari.

Ed il vincitore è: The cove di Louie Psihoyos e Fisher Stevens.

Tyler Perry presenta l’Oscar per il miglior montaggio ed il vincotore è: The Hurt Locker con Bob Murawski e Chris Innis.

Keanu Reeves presenta la clip di The Hurt Locker.

La Bigelow e Cameron continuano ad aggiudicarsi Oscar, ma è la prima ad apparire sempre più forte, nel corso della serata…

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Pedro Almodovar e Quentin Tarantino, di certo la migliore coppia di presentatori della serata, annunciano il premio per il miglior film straniero, che va sorprendentemente a El secreto de sus ojos di Juan José Campanella.

Come spesso succede in questa categoria, i migliori perdono o non sono neppure nominati. Non premiare nè Il nastro bianco, nè Il Profeta è una scelta veramente surreale. E miope. Anche Almodovar, quando ha letto il vincitore, è rimasto piuttosto sorpreso.

Viene presentata la clip di Avatar.

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Per il premio del miglior attore ci sono cinque presentatori. Uno per ogni candidato. Michelle Pfeiffer per Jeff Bridges, Vera Farmiga per George Clooney, Julianne Moore per Colin Firth, Colin Farrell per Jeremy Renner e Tim Robbins per Morgan Freeman.

Ed il vincitore, annunciato da Kate Winslett, è: Jeff Bridges per Crazy Heart, 39 anni dopo la sua prima nomination per L’ultimo spettacolo.

Dude Lebowski all’Oscar. Non male, davvero…

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Anche per la migliore attrice ci sono cinque presentatori:  Michael Sheen per Helen Mirren, Forrest Whitaker per Sandra Bullock,  Oprah per Gabourey Sidibe, Stanley Tucci per Meryl Streep e Peter Saarsgard per Carey Mulligan.

Sean Penn annuncia che la vincitrice è: Sandra Bullock per The blind side. Prima nomination e prima vittoria. Forse il suo è il discorso di accettazione più sincero e toccante: “Did I really earn this or did I just wear you all down? I would like to thank the Academy for allowing me in the last month to have the most incredible ride with rooms full of artists that I see tonight and that I’ve worked with before and I hope to work with in the future, who inspire me and blaze trails for us. everyone who’s shown me kindness when it wasn’t fashionable, I thank you. To everyone who was mean to me when it wasn’t… George Clooney threw me in a pool years ago. I’m still holding a grudge… I would like to thank what this film is about for me which are the moms that take care of the babies and the children no matter where they come from. Those moms and parents never get thanked. I, in particular, failed to thank one. So… if I can take this moment to thank Helga B. for not letting me ride in cars with boys until I was 18 because she was right. I would’ve done what she said I was gonna do. For making me practice every day when I got home. Piano, ballet, whatever it is I wanted to be. She said to be an artist, you had to practice every day, and for reminding her daughters that there’s no race, no religion, no class system, no color, nothing, no sexual orientation that makes us better than anyone else.”

Una sorpresa, vi prego, una sorpresa!

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Barbra Streisand presenta l’oscar per la migliore regia: Kathryn Bigelow per The Hurt Locker. E’ la prima regista donna della storia ad aggiudicarsi il premio.

Dedica il premio alle donne ed agli uomini nelle forze armate, in Iraq e Afghanistan: ” I would not be standing here if it wasn’t for Mark Boal, who risked his life for the words on the page and wrote such a courageous screenplay that I was fortunate enough to have an extraordinary cast bring that screenplay to life… And I’d just like to dedicate this to the women and men in the military who risk their lives on a daily basis in Iraq and Afghanistan and around the world. And may they come home safe.”

E l’ultimo Oscar spetta a Tom Hanks: The Hurt Locker!!!

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Alla fine è il piccolo indipendente ad aggiucarsi i premi più importati, Avatar deve consolarsi con gli incassi. E’ la storia degli Oscar. Dai tempi della United Artists, della Orion, della Miramax. Quest’anno si sono tutti innamorati del piccolo e invisibile film della Bigelow. I nostri dubbi rimangono tutti, ma certo è una storia potente, diretta magnificamente ed interpretata con coraggio da Jeremy Renner e Anthony Mackie.

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Il suo merito è però quello di aver dimostrato che anche un film sulla guerra in Iraq può avere successo, al di là delle polemiche e delle strumentalizzazioni politiche. Chissà che The Hurt Locker non sia per la guerra in medio oriente, quello che fu Il Cacciatore per il Vietnam.

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