Secondo Paolo Mereghetti i favoriti alla vittoria erano tre, il tedesco Kreuzweg (Via Crucis), l'americano Boyhood di Linklater ed il francese Aimer Boire et chanter del venerabile Alain Resnais, oltre naturalmente a Grand Budapest Hotel di Wes Anderson che ha stranamente aperto il festival in concorso. E invece a sorpresa si è imposto il noir… Continua a leggere Il cinese Black Coal Thin Ice vince l’Orso d’Oro

