Mio fratello è un vichingo – The Last Viking**1/2
Curiosa fiaba nordica fuori concorso, The Last Viking è il sesto film da regista dello sceneggiatore Anders Thomas Jensen, a lungo collaboratore di Susanne Bier, vincitore dell’Oscar per il miglior cortometraggio nel 1999 con Valgaften.
Come per Le mele di Adamo e Riders of Justice, il protagonista è Mads Mikkelsen, nei panni di Manfred, un uomo con un forte disturbo di personalità: da bambino è ossessionato dai vichinghi e dalla loro cultura, da adulto invece si fa chiamare John, come Lennon.
Suo fratello Anker è un criminale che è appena uscito di prigione dopo aver scontato 15 anni di carcere, per una rapina finita male. Prima di essere arrestato, Anker aveva chiesto a Manfred di nascondere la sua quota del bottino a casa dei loro genitori, in campagna, dove vorrebbe ora recuperarlo.
Sulle sue tracce c’è anche il complice di un tempo, che ha perduto la sua parte e pretende di impossessarsi anche di quella di Anker.
Parlare con Manfred però si rivela particolarmente complesso, perché quest’ultimo è decisamente convinto di essere uno dei quattro di Liverpool: per scoprire dove ha nascosto i soldi, Anker sarà costretto a riformare il quartetto con altri pazienti psichiatrici e a confrontarsi con i nuovi acquirenti della casa dei genitori, una coppia improbabile, che l’ha trasformata in un B&B.
Aperto e chiuso da un’animazione che ne anticipa temi e ossessioni, The Last Viking è una strampalata commedia che nella tenerezza dei suoi personaggi trova la chiave per raccontare molte cose diverse: le derive surreali della malattia mentale; l’influenza nefasta di una famiglia abusiva e patriarcale; il legame tra i due fratelli, più profondo e complice di quanto appaia.
E tutto questo senza dimenticare la dimensione puramente di genere che non intende mettere la sordina alla violenza più brutale, sia pure nelle forme di un’esagerazione parossistica.
Il film è spiazzante, animato da un curioso spirito anticonformista, sin dalla prima scena con Mikkelsen, in un ruolo lontanissimo dai personaggi che ha interpretato nella sua lunga carriera.
The Last Viking è una fiaba cruenta, con una morale assai poco consolatoria, che potrebbe trovare il suo pubblico anche nelle sale italiane.
