Teresa – La madre degli ultimi

Teresa – La madre degli ultimi *1/2

Terribile esordio per la sezione Orizzonti di Venezia 82 con il disastroso Mother, firmato da Mitevska e ispirato ad un episodio poco noto della biografia di Madre Teresa di Calcutta.

Siamo nel 1948 e la religiosa albanese, decisa ad uscire dall’Ordine delle Suore di Loreto e dal collegio cattolico di Saint Mary’s High School del sobborgo di Entally, per fondare le Missionarie della Carità, attende dal Vaticano l’approvazione alle sue richieste e nel frattempo ha scelto suor Agnieszka come sua erede alla guida del convento.

Solo che la giovane suor Agnieszka, convertitasi per scappare alle persecuzioni naziste, è incinta e ha deciso di abortire.

Il film racconta i sette giorni che precedono l’uscita di Madre Teresa dal convento, nel confronto con Padre Friedrich, con il medico del vicino ospedale e con la sua coscienza.

Pur isolando un momento specifico, il film perpetua il solito santino agiografico della religiosa, illustrandone anche le convinzioni antiabortiste, oggetto di polemiche e controversie sin dagli anni ’90. Il film è manipolatorio, confuso, pasticciatissimo e interpretato da Noomi Rapace con sguardo allucinato.

Infarcito di simboli fino alla saturazione, dalle stanze con le pareti che collassano, al sangue che schizza dappertutto, dal lebbroso che si eccita fino all’uso improprio di un crocifisso, ma senza mai avere il coraggio delle scelte davvero radicali, Mother è involontariamente grottesco, inconsapevolmente trash.

La mano greve di Mitevska si fa ancor più pesante nella scelta di un commento musicale anacronistico e in un finale a cui manca solo l’aureola, che non tenta nemmeno di spiegare e di mostrare.

Tutto di superficie, semplicistico e indeciso, Mother è un inizio francamente dimenticabile, che lascia motivi, scelte e interrogativi sullo sfondo per affidarsi alla presenza totalizzante della protagonista che fagocita bulimicamente ogni cosa, compreso il suo film, ispirata forse da una missione divina, che nel sacrificio e nel dolore trova ogni sua ragione.

Non basta posizionare i personaggi sempre nella parte bassa del frame, quasi a voler evocare una presenza divina transeunte: Mother è il meno metafisico e spirituale dei film su un’icona religiosa.

Per iniziati.

 

Un pensiero riguardo “Teresa – La madre degli ultimi”

  1. Commento a Mother

    Sono d’accordo! Film dissacrante, cupo, impietoso. Non conoscevo questi sette giorni biografici (?) di madre Teresa, ma indubbiamente potevano essere rappresentati in molti modi. Questo, a mio avviso, è tra i peggiori. In questo film, per me. mancano positività e speranza…

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